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Alessio Tacchinardi: "Sarri cerca l'abito giusto per la Signora, CR7 dovrà gestirlo come Zidane. Atalanta? E' ormai un big match. Su Can..."

21.11.2019 12:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Alessio Tacchinardi: "Sarri cerca l'abito giusto per la Signora, CR7 dovrà gestirlo come Zidane. Atalanta? E' ormai un big match. Su Can..."
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex centrocampista bianconero e doppio ex della sfida contro l'Atalanta che si disputerà tra un paio di giorni, Alessio Tacchinardi, per parlare degli ultimi avvicendamenti in casa Juventus e non solo:

Quale è il commento dei primi mesi di Sarri in bianconero?

"Penso che la Juventus abbia scelto uno dei migliori in assoluto ed ora deve continuare a credere nel suo lavoro. Sarri è bravo, molto preparato e sta cercando ancora l'abito giusto per questa squadra. A sensazione, forse, l'ha trovato con questo rombo di centrocampo. Non è ancora la Juve da 'Sarriball', a sprazzi un po' si vede il suo gioco e per vederlo nella sua totalità è solo questione di tempo. Ho molta fiducia nello staff e nei calciatori".

Sarri sta portando avanti quello che è il discorso di "toscanità", è successo ad un altro toscano come Allegri e sappiamo che nella storia bianconera un altro allenatore di quella regione, Marcello Lippi, ha fatto grandi cose.

"Penso di sì, era anche giusto cambiare con un allenatore che ha una filosofia differente. Non so dire se sia stato meglio oppure peggio, ognuno è libero di avere la sua idea e il calcio è bello anche per questo. La Toscana si conferma patria di grandi allenatori, la Juve ha avuto due fenomeni come Lippi ed Allegri e ora ha a disposizione un altro fenomeno. Spero che Sarri possa ripetere le loro gesta, soprattutto per quanto riguarda la Champions".

Oltre ai fenomeni in panchina, ce ne è un altro che corrisponde al nome e cognome di Cristiano Ronaldo. Credi che il portoghese avrà grande voglia di rivalsa per quanto è successo nelle ultime settimane?

"Se un giocatore non si arrabbia durante una sostituzione dimostra di essere molto piatto. Ronaldo, nel momento in cui è andato via dallo stadio, è passato dalla ragione al torto ma ormai credo che la situazione sia già chiarita. Leggevo, inoltre, che ci sarà una cena di squadra proprio per concludere questa vicenda. Io preferisco giocatori così di personalità, lui deve essere un esempio per l'attaccamento della squadra. Sarri deve esser bravo a gestirlo come ha fatto Zidane due anni fa, in modo da fargli fare più partite in Champions e meno in campionato".

Non è al top della forma, come ammesso da lui stesso non sta bene da settimane. Ma il problema, oltre quello, può essere anche dal modulo? A lui piace svariare partendo da sinistra, invece ora gioca come prima punta oppure a ridosso di Higuain.

"Sicuramente il rombo con cui gioca adesso la Juve predilige la parte centrale dell'azione e questo può farlo un po' soffrire, anche perché il nostro calcio non è come quello inglese e spagnolo e di conseguenza le difese tendono più a chiudere tutte le linee di passaggio. A prescindere di questo, però, il vero problema è dato dall'infortunio al ginocchio che non lo fa allenare molto bene".

E sabato ci sarà la sfida all'Atalanta, che ne pensi?

"Sarà una sfida difficile e molto insidiosa, Atalanta-Juventus è ormai paragonabile ai big match con Inter, Napoli e Roma. Oggi l'Atalanta, a Bergamo nel suo nuovo impianto, è una delle squadre più forti d'Italia e ha già fatto paura al City in Europa. Chi ama il calcio non deve perdersi per nessun motivo questa sfida né a livello tattico né a livello di intensità".

Gasperini, poi, ha sempre un'attenzione molto particolare nei confronti della sua ex squadra.

"Sì, era allenatore della Primavera quando giocavo nella Juve e questo fa capire quanta strada ha fatto da allora. La sua Atalanta è andata a giocare senza paura a Manchester uomo contro uomo, sappiamo come è finita ma ha dimostrato molto coraggio. L'unica incognita potrebbe essere rappresentata dalle nazionali, la prima sfida dopo la sosta è sempre difficile da decifrare per condizione e stanchezza".

A centrocampo risalta la stella di Pjanic, ma tengono banco in casa bianconera le recenti dichiarazioni di Emre Can. Il calciatore tedesco, impegnato nelle qualificazioni europee con la sua Germania, al termine del match con l'Irlanda del Nord ha dichiarato di "vedersi ancora alla Juve ma la situazione deve cambiare". Come si possono giudicare queste parole?

"Emre è un giocatore che mi piace molto, ha giocato poco e ha tribolato parecchio per via degli infortuni avuti. Ho la sensazione che non piaccia a Sarri come prima scelta, sicuramente lo valuterà come una alternativa di lusso. Dipende tutto da come si sente il ragazzo, essendoci gli europei potrebbe volersi sentire più protagonista. Nel suo caso è solo questione di titolarità, non è un discorso di infelicità o malessere che prova a Torino".

La Juve, a tuo parere, ha gestito bene mediaticamente l'intera vicenda?

"Il ragazzo ha chiaramente mostrato il suo dispiacere per non esser stato incluso nella lista Champions, per cui la ritengo una situazione molto normale. Non parlerei, per questo, di gestione. Ha fatto questo sfogo e non è sicuramente contento, ma penso che la Juventus parlerà anche con lui così come ha fatto con Ronaldo. Non vedo tensioni con Emre, lui vorrebbe giocare di più ma Sarri non può garantire la titolarità".

Si ringrazia Alessio Tacchinardi per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.