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TJ - ALLEGRI: “Juventus-Milan partita bella da giocare. Chiesa o Yildiz? Deciderò domani”

26.04.2024 14:21 di  Camillo Demichelis  Twitter:    vedi letture
LIVE TJ - ALLEGRI: “Juventus-Milan partita bella da giocare. Chiesa o Yildiz? Deciderò domani”

Massimiliano Allegri ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara contro il Milan. TuttoJuve.com ha riportato le sue parole in diretta:

Come ci avviciniamo a questa partita? Quanto la Coppa Italia ha dato entusiasmo? 
"Domani è sempre Juventus-Milan, una partita bella e importante. Bella da giocare, perché è uno scontro diretto. Il Milan è una squadra forte, ben allenata e con giocatori di valore. Noi, sicuramente il passaggio in Coppa Italia e il raggiungimento della finale, fa sì che abbiamo raggiunto in parte un obiettivo e ci dà la possibilità di giocare una finale. Adesso ci sono tre partite importanti rima della finale per cercare di fare più punti possibili per entrare in Champions". 
 

Come sta la squadra? Bremer è in un momento in cui deve rifiatare?

"Bremer ha avuto un problemino a Cagliari, ma ora sta decisamente meglio. Domani mattina poi valuterò il da farsi. Abbiamo recuperato tutti, abbiamo recuperato tutte le energie. Poi abbiamo avuto tre giorni di recupero quindi domani saremo pronti per fare una bella partita". 
 

Lo Stadium sarà sold out e tanti tifosi arriveranno dall'estero. Il calcio italiano, forse, all'estero è più attrattivo? 
"Questo non lo so, bisognerebbe domandarlo a loro. Io dico solamente che come nella vita le cose si vedano come delle opportunità e il calcio italiano può crescere. Basta avere le idee chiare per farlo e chi comanda deve prendere delle decisioni per migliorare il calcio italiano. Però abbiamo due squadre in semifinale di Europa League. Abbiamo una squadra come l'Inter che ha fatto una bella Champions, l'anno scorso ha giocato la finale. Un'altre sqisdra l'ano scorso ha giocato la finale di Europa League, noi siamo stati eliminati in semifinale. Quindi non è tutto da buttare. Però non ci possiamo sedere a guardare quello che sta succedendo ma bisognerebbe immaginare il calcio tra 5/10 anni".

Cosa manca alla Juventus per lottare per lo scudetto?
"Su questa domanda deve rispondere la società e chi fa il mercato. Io faccio l'allenatore e non il mercato. Dico solo che dobbiamo essere concentrati su cosa fare, non abbiamo raggiunto l'obiettivo della Champions che per noi è molto importante. A livello tecnico, perché ti porta a giocare la Champions League, una Supercoppa, la Coppa Italia. Sarebbe una Juventus impegnata su più fronti, oltre il campionato. Poi c'è l'aspetto economico, che aiuterebbe il club ad avere risorse importanti. Noi dobbiamo rimanere concentrati su quello che c'è da fare, ci sono 15 punti in palio, dietro stanno facendo punti e domani serve fare una partita cercando di tornare a vincere in campionato e non sarà facile".

Chi gioca tra Chiesa e Yildiz?
"Stanno tutti e due bene. Federico ha giocato un po' di più e devo decidere se farlo partire dall'inizio. Chiesa può sempre decidere in una partita, ma deciderò domani".

Un commento sull'Atalanta? È contento degli attestati di stima da parte dei suoi giocatori?
"Gasperini credo abbia fatto e stia facendo un lavoro importante da tanti anni, è una realtà molto cresciuta, con una società importante. Stanno facendo molto bello. Sono in semifinale di Europa League, in finale di Coppa Italia e lottano per la Champions in campionato. Gasperini sta facendo davvero un ottimo lavoro. Attestati di stima nei miei confronti? Coi ragazzi bellissimo rapporto, ottimi professionisti, ragazzi che tengono a questa maglia. In questo momento vogliamo andare a prendere i nostri obiettivi".

Come commenta le parole di Vlahovic?
"Per lui è normale ambire al Pallone d'Oro. Ognuno di noi deve ambire al massimo. Dusan è migliorato molto da quando è arrivato e sta trovando un suo equilibrio anche quando le cose vanno meno bene. Per il ruolo che ha deve cercare di rimanere nella partita, in qualsiasi momento deve arrivare la palla giusta. Sono molto contento di questo".

Come catalogherebbe la sua stagione con la vittoria della Coppa Italia?
"Rispondo in modo molto semplice. Non sono le imprese mie, ma di tutti. Di una società importante, una squadra forte. Non possiamo vincere tutti gli anni. La cosa più importante è che tutti alla Juventus devono avere l'ambizione di ottenere il massimo e vincere. Poi se c'è chi è più bravo, applaudiamo e lavoriamo per migliorare. Quando non si riesce a vincere, soprattutto nel calcio italiano di oggi, per una società italiana è importante giocare la Champions. A livello economico sposta il bilancio di una società. Quindi questo, se noi riuscissimo ad arrivare in Champions quest'anno, credo che in una fase di, non rivoluzione, di un percorso iniziato 3 anni fa, comunque la Juve non sarebbe rimasta fuori dalla Champions, cosa facile quando cambi giocatori e abbassi il livello. Arrivare all'obiettivo della società a inizio stagione, sarebbe un successo. Io sono il primo a cui piace vincere, a tutti piace, ma raggiungere l'obiettivo è quello e a quello bisogna arrivare". 

Cosa non funziona nel vostro attacco? È d'accordo con le parole di Pioli?
"Siamo in linea con quelli fatti dello scorso anno. Magari potevamo essere più efficaci. Pioli sta facendo un ottimo lavoro al Milan, mi fa piacere incontrarlo. Non so se l'Inter è stata la più forte in questi tre anni. Io, però, ho sempre detto che fosse la più forte di questa stagione e venivo preso per matto, ma c'erano dei valori, bisogna essere realisti. L'Inter ha un valore diverso".

Il secondo posto è un vostro obiettivo?
"Domani è una partita, in caso di vittoria che non sarà semplice, ci può dare l'opportunità di arrivare al secondo posto. Bellissimo risultato e ti tiene viva la competizione fino alla fine dell'anno. Poi c'è la Coppa Italia, e quando dicevo che andare avanti riempie le settimane, quest'anno non abbiamo potuto riempirle, non per demerito nostro, perché la squadra era arrivata terza... dobbiamo provare a rientrare in Champions. La prossima sarà una stagione bellissima, quando giochi tante competizioni è molto bello".

Vede delle similitudini tra Juventus e Milan e tra Allegri e Pioli?
"Quello degli allenatori fa parte del gioco. Succede sempre ogni anno. I discorsi sul bilancio? Io sono aziendalista, faccio l'allenatore in campo, ma ormai le società sono delle aziende. Serve centrare gli obiettivi, soprattutto in Italia, dove la partecipazione alla Champions ti sballa il bilancio. Detto questo: la Juve deve rimanere competitiva. La sfida degli anni e della Juventus, come negli anni precedenti, è essere competitivi all'interno di una sostenibilità. Per la Juventus sarà una bella sfida. Quando ripartirà il campionato, ripartirà sempre con l'obiettivo di vincere. Ma quando si lavora alla Juventus l'ambizione massima deve essere quello di ottenere il massimo risultato, deve essere chiaro a tutti".

Come si spiega la differenza di prestazione tra primo e secondo tempo?
"Perchè ad inizio campionato facevamo bene il primo e meno bene il secondo. A Roma abbiamo sbagliato tanto tecnicamente, soprattutto tanti passaggi facili. Era una partita importante con tanta pressione. Poi abbiamo avuto occasioni importanti. Abbiamo concesso gol sul primo angolo, poi Vlahovic, Bremer. Abbiamo preso quest'infilata su palla persa e ripartenza. Il secondo gol preso così. Poi due-tre situazioni favorevoli. Se vediamo i passaggi sbagliati, quello sì. Rende più brutta la prestazione. Ma abbiamo avuto buone occasioni".

Non giocare le Coppe è un vantaggio?
"La Juventus per cinque anni ha vinto 5 scudetti, 4 Coppe Italia e ha giocato due finali di Champions. Siamo sempre arrivati in fondo con quasi 55-57 partite. Il direttore Marotta doveva dire così, gli faccio anche i complimenti. Pioli lo stesso. Ma i fatti dicono tutt'altro ed è normale che sia così".

Termina qui la conferenza stampa di Allegri