Carlo Nesti: "Nessuna certezza, se non di avere già compiuto un'impresa"

Sintesi dei miei commenti su Radio Sportiva - A volte, per essere “Real”, devi avere il volto insanguinato di Chiellini, più che il look apollineo di Ronaldo. A volte, per essere “Real”, devi saper cambiare 4 volte pelle: prima aggressivi, poi frastornati, quindi oculati, e infine ermetici. A volte, ad essere “Real”, può essere questa Juve, che non ha ancora nessuna certezza, ma compie, comunque, un’impresa. Il rammarico nasce dal mancato 2-0 all’inizio, e dal mancato 3-1 alla fine. In mezzo, però, ci sono i campioni d’Europa, che, per quanto non all’altezza del loro fatturato, potrebbero passare dall’1-1 all’1-2, stoppati da una clamorosa traversa. E’ la Juve di Morata e Tevez (29 gol stagionali), con una versatilità tattica efficacissima: dal 4-3-1-2, al 4-4-2, fino al 3-5-2. Forse è Pirlo, e non l’eccellente Sturaro, che dovrebbe lasciare il posto a Barzagli, ma è un dettaglio, a posteriori, insignificante.

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