Tutto quello che si rompe si può aggiustare, compresi gli hashtag

11.08.2018 06:30 di  Giulia Borletto   vedi letture
Tutto quello che si rompe si può aggiustare, compresi gli hashtag
TuttoJuve.com

La spiegazione vera e propria non la regala alle penne infuocate presenti in sala stampa. Leonardo Bonucci racconta con serenità il suo anno lontano dalla Juventus, un anno comunque difficile nonostante il pensiero a luglio fosse di aver fatto la scelta giusta. "Nel corso della stagione ho visto nella Juve la solita programmazione, la società ha una struttura ben organizzata e sono stato contento di tornare con l'obiettivo di migliorarmi" spiega a pieni polmoni. "Lo farò ogni giorno perché devo recuperare il tempo passato fuori, tempo che mi ha dato qualcosa in più a livello umano ma non di vittorie. Devo rispondere a tutti sul campo attraverso sacrificio senso di appartenenza e fame". 

E' voluto tornare quindi, perché per uno che in 7 anni era riuscito a vincere l'impossibile (comprese due finali di Champions sfiorate per un pelo), non riuscire a farlo anche con un'altra maglia è quasi un'eresia. Bonucci ha sempre detto che c'era qualcosa che non andava più nel verso giusto, che qualcosa si era rotto, ma questo i tifosi non lo riescono a concepire. "Sono voluto tornare alla Juve perché mi mancava casa. Ogni viaggio ha un ritorno a casa. Grazie a tutti quelli che mi hanno permesso di essere qui oggi. Oggi sono ancora più positivo. Quando sono andato via mi sono fatto trasportare dalle emozioni, poi col tempo mi sono reso conto che le arrabbiature a volte non servono". Cosa dire quindi ai tifosi? Come scusarsi, se cosi si può dire, per quella famosa esultanza allo Stadium che continua a girare nella testa del popolo bianconero? "Ho sempre rispettato i tifosi, ovunque io abbia giocato. Sono sempre il primo ad andare a ringraziarli. Ho fatto un passo indietro adesso, ho scelto con il cuore. Nonostante le altre richieste estere, avevo solo voglia di tornare alla Juve. Accetto i fischi, quelli degli avversari mi caricheranno, quelli dei miei tifosi starà a me portarli dalla mia parte. Sono un professionista, ho un entusiasmo che non avevo prima. L'esultanza? Ho criticato spesso chi non esulta nel fare gol contro un'ex squadra, sono un difensore non mi capita sempre". La scritta "fino alla fine" quando la rivedranno i tanti amanti dei social? "Vanno sentite queste cose. Sono sempre stato juventino, da quando sono nato. Spero di poter riproporre l'hashtag, fosse per me lo rimetterei già domani".