Gravina si traveste da Mattarella. Lukaku graziato due volte? Il solito vizietto di decidere a tavolino...

22.04.2023 17:30 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Gravina si traveste da Mattarella. Lukaku graziato due volte? Il solito vizietto di decidere a tavolino...
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Pensiamo sempre di averle viste tutte, ma in realtà il peggio deve sempre arrivare. L'ultima incredibile farsa targata Figc starebbe per essere confezionata dal presidente Gabriele Gravina, che solo qualche settimana fa era seduto accanto all'amico Ceferin nella tribuna di San Siro per assistere a Inter-Porto.

Adesso il neo vicepresidente Uefa starebbe pensando di emulare il presidente della Repubblica Sergio Mattarella con la possibile concessione della grazia a Romelu Lukaku e la revoca quindi della sua squalifica rimediata in Coppa Italia, riabilitandolo di fatto per la semifinale di ritorno contro la Juventus. Un precedente assurdo e molto pericoloso che cambia le regole del gioco, l'ennesimo provvedimento a tavolino a vantaggio di una squadra e di un giocatore in particolare, mentre in passato nessuno in Federazione si è mai sognato di intervenire per sanare altre analoghe, presunte, ingiustizie. Ammesso e non concesso che nel caso di Lukaku si possa parlare di ingiustizia.

Giova ricordare che il belga era già stato graziato in campo dall'arbitro Massa dopo il fallaccio su Gatti, punito soltanto con un cartellino giallo. Poi è arrivata la provocatoria esultanza sotto la curva bianconera e il parapiglia finale. Insomma, avrebbe meritato, se non il rosso diretto, tre cartellini gialli per quante ne ha combinate. Ma al di là della squalifica sacrosanta, è un discorso di regole che devono valere per tutti.

Il razzismo e gli episodi di discriminazione razziale negli stadi vanno sempre condannati, ma i provvedimenti devono essere chiari e uniformi. Perchè il signor Gravina non ha concesso la grazia a Koulibaly dopo l'espulsione in Inter-Napoli? Non possono punire i tifosi di una curva e fare orecchie da mercante sui cori di altri tifosi. Non si possono graziare giocatori a seconda della popolarità o della maglia che indossano,  e fare finta di nulla quando gli stessi episodi riguardano altri calciatori, magari meno noti o meno tutelati a livello mediatico. Il razzismo si combatte con l'applicazione di regole certe, ma sotto la gestione Gravina di certo c'è solo l'imbarazzante caos che regna a tutti i livelli, a cominciare da un campionato che con tutta probabilità terminerà con verdetti sub iudice. Grave, Gravissimo, Gravina.