Stendardo e Cisotta a RBN: "L'1% delle scommesse potrebbe salvare le società più piccole"

07.04.2020 19:45 di  Marco Spadavecchia   vedi letture
Stendardo e Cisotta a RBN: "L'1% delle scommesse potrebbe salvare le società più piccole"
TuttoJuve.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

"La Lega ha fatto una proposta all'Aic, che però l'ha rispedita al mittente. In questo momento si dovrebbero eliminare i personalismi ed evitare le polemiche sterili. Serve un percorso nuovo che metta in campo delle riforme strutturali. Il tema vero non è quante mensilità tagliare, ma la sostenibilità di un sistema che rappresenta una delle prime aziende del nostro Paese". A dirlo è l'ex bianconero Guglielmo Stendardo, oggi avvocato e professore dell'università Luiss di Roma, analizzando a 'Terzo tempo' su Radio Bianconera le conseguenze economiche dell'emergenza sanitaria nel mondo del calcio. "Bisogna farlo tenendo conto non solo della serie A - ha aggiunto Stendardo - ma anche dei dilettanti e delle altre categorie. Ogni categoria ha le sue peculiarità, bisognerebbe fare su ognuna di esse delle valutazioni diverse. Apprezziamo l'accordo che è riuscita a trovare la Juventus con i propri giocatori. Ovviamente, questi accordi andranno sottoscritti singolarmente davanti a un tribunale del lavoro o con contratti ex novo".

Assieme a lui, ha rilasciato alcune dichiarazioni anche l'economista Leo Cisotta di ItaliaCamp: “A me dispiace, da addetto ai lavori, che non vengano valutari gli impatti complessivi. È vero che la serie A è quella che muove più guadagni, ma bisognerebbe guardare anche dalla B in giù con un'ottica di sistema. Servirebbe lavorare su delle proposte che possano aiutarci, quando questo Covid sarà passato, a riscrivere le regole del gioco in maniera più attenta a tutte le dinamiche che il calcio muove nelle città. Oltre alle squadre principali esistono altre realtà più piccole che rappresentano il collante del Paese, senza le quali non so quanti giovani riuscirebbero a fare attività sportiva. Quali potrebbero essere le soluzioni? Il recupero dell'1 per cento delle quote scommesse potrebbe salvare le società più piccole e più deboli attraverso un fondo da 100 milioni di euro, liquidità funzionale al mantenimento di quei club che hanno un ruolo sociale ed economico fondamentale sui territori".