Iezzo: "Quando Maradona è arrivato a Napoli abbiamo iniziato a vedere le vittorie contro la Juventus"

26.11.2020 19:30 di  Benedetta Demichelis   vedi letture
Iezzo: "Quando Maradona è arrivato a Napoli abbiamo iniziato a vedere le vittorie contro la Juventus"
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© foto di Federico De Luca

Gennaro Iezzo è intervenuto a Stadio Aperto su TMW Radio e ha parlato di Diego Armando Maradona: "Ho vissuto la realtà di quei ragazzi che hanno sognato Diego e le sue giocate, è stato lui a far innamorare tantissimi di questo sport. La notizia ha sconvolto Napoli intera, ma direi proprio tutto il mondo, e fa capire quanto fosse benvoluto".

Ai suoi occhi cosa è stato?

"Ricordo che prima che arrivasse lui, io avevo 12-13 anni: prima si vedevano lotte per la salvezza, da quando è arrivato lui abbiamo iniziato a vedere anche le vittorie contro la Juventus. Quella pennellata in area di rigore rimarrà indelebile".

Si era preso anche il peso sociale.

"Dopo Barcellona sarebbe potuto andare in qualsiasi club, anche di caratura internazionale, ma la scelta di Napoli non è a caso: ha sempre detto che a lui piace vincere coi poveri e non coi ricchi. Ricordo la presentazione al San Paolo: appena prima, la mattina, prende un pallone al limite dell'area e la mette all'incrocio. Un presagio delle punizioni e dei gol che ha fatto a Napoli. Io ho avuto anche la fortuna di aver giocato con suoi ex compagni, e mi hanno ricordato cose straordinarie".

Napoli ha la passione Maradona tutt'oggi?

"Sì, perché la tramandiamo. Pensate che una fetta di ragazzi, a parte Messi e Ronaldo, quando fanno una giocata dicono "Maradona!". Se i ragazzi di oggi si innamorano riguardando i video, figuriamoci noi quanto siamo stati fortunati ad averlo visto dal vivo. Per me è stato un privilegio".

Esistono parole per spiegare il legame tra Napoli e Maradona?

"Forse è perché noi napoletani ci assomigliamo con gli argentini in quanto a mentalità. Ricordo anche il Pocho Lavezzi, quando si andava i primi tempi al San Paolo: gli brillavano gli occhi".

Uno stimolo in più?

"Esatto. Io mi sento fortunato ad aver vestito la maglia del club per cui ho sempre tifato. Ma dopo la sua scomparsa, ho realizzato anche la fortuna nell'aver calpestato lo stesso campo del più forte del mondo. Lì faceva magie tanti anni fa...".