Cobolli Gigli: "Juve attenta, la Lazio può ripetere impresa. Due fattori dalla parte dei bianconeri"

14.10.2017 16:15 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Cobolli Gigli: "Juve attenta, la Lazio può ripetere impresa. Due fattori dalla parte dei bianconeri"
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© foto di Filippo Gabutti

L'ex presidente della Juventus, Giovanni Cobolli Gigli, è intervenuto ai microfoni de Lalaziosiamonoi in vista della sfida delle 18.00:

La partita di domani sarà una sorta di replay della gara di Supercoppa e in quell’occasione fu la Lazio a vincere. Crede che i biancocelesti possano ripetere quell’impresa?

“Potenzialmente sì perché la Lazio sta facendo vedere delle ottime cose, a parte la disavventura col Napoli che nel secondo tempo ha sempre delle capacità di grande recupero. La squadra è sicuramente in crescita dal punto di vista fisico oltre che tecnico. La Juventus dalla sua ha due fattori: uno meramente scaramantico, vale a dire il fattore campo, l’altro invece riguarda il momento di condizione fisica e non può perdere l’occasione. Ho visto una squadra, ecletticamente parlando, che è cresciuta ed è entrata in forma e qualora perdesse, al di là del risultato di Roma-Napoli, le cose si complicherebbero”.

La Lazio va lì per giocarsela: oltre al merito evidente di Inzaghi, c’è anche quello dI Tare e della società considerata la campagna acquisti fatta?

“Sicuramente la Lazio andrà a Torino per giocarsela, è nella filosofia di calcio di un ottimo allenatore come Inzaghi. Non ha niente da perdere, visto che all’Allianz Stadium non ha vinto nessuno ancora. Se fossi Inzaghi andrei lì per vincere, in più ci sono alcuni giocatori che tireranno fuori tutti gli attributi, come Immobile per esempio. Il merito ovviamente di una squadra così non è solo di Inzaghi, ma anche di Tare. Poi però bisogna ricordarsi che il presidente si chiama Lotito, un uomo scaltro che sa condurre la sua società e l’ha dimostrato tirando fuori da una situazione di indebitamento il club. Se Inzaghi è lì è perché Lotito l’ha preso, magari anche casualmente, e perché Tare era d’accordo: la catena parte da Lotito e Tare. Poi Inzaghi, per il quale il presidente aveva sempre speso ottime parole, sta dando loro grandi soddisfazioni forse anche superiori a quelle che potevano supporre”.

Juventus-Lazio metterà di fronte Immobile e Dybala, i due attaccanti più prolifici di questo inizio di Serie A. Chi potrà risultare decisivo?

“Tutti e due hanno la caratteristiche di sfruttare le occasioni che potranno esserci, riuscendo a fare delle giocate importanti. Ritengo che siano due giocatori estremamente importanti quindi immagino che potranno essere decisivi. Immobile con la Lazio ha sempre fatto buone cose e si è inserito molto bene, a differenza della Nazionale dove è stato un po’ più opaco. Dybala, invece, è sempre Dybala, non bisogna discuterlo”.

Che gara si aspetta? 

“La Lazio farà il suo gioco quindi credo che la Juve dovrà metterla molto sul ritmo, cercando di non sbagliare i passaggi, che può sembrare una sciocchezza ma a volte succede. Anche se aspetterà i biancocelesti, dovrà essere brava a ripartire con grande velocità e determinazione. Credo che sarà una partita che si vincerà anche sotto l’aspetto fisico, ovviamente quello tecnico-tattico è sempre il fattore fondamentale. Immagino di vedere una Juve che giochi con la Lazio dimenticandosi che mercoledì avrà la gara di Champions contro lo Sporting Lisbona, vista anche la possibilità che la rosa ha di fare delle rotazioni. La squadra di Allegri dovrà stare attenta a non farsi sopraffare dalla velocità della Lazio”.

In chiusura le chiedo se le è rimasto impresso un Juventus-Lazio in particolare, per via di qualche aneddoto o curiosità…

“Mi ricordo Lazio-Juventus nell’ultima Supercoppa, durante cui io ero tifoso. Nel primo tempo i capitolini hanno dominato alla grande e quindi non mi piacerebbe che si riverificasse questo fatto. Per quanto riguarda le partite con la Lazio nel periodo in cui ero presidente della Juve, mi ricordo con simpatia il fatto che ogni tanto, soprattutto a Torino, le vedevo al fianco di Lotito e siccome lui è una persona piacevole, sveglia, dinamica facevamo qualche battuta.”