TASTIERA VELENOSA - LA MENTALITA' PROVINCIALE DEL GIOCO ALLE 12.30

Il calcio italiano deve evolversi e andare fuori dai confini nazionali. Nel weekend sono due le vicende che ci hanno colpito. Sulla prima abbiamo detto in lungo ed in largo in questi giorni, sottolineando il tentativo abbastanza subdolo di qualche media di colpire la Juventus e la sua immagine internazionale facendo passare un concetto sbagliato.

La seconda vicenda riguarda le esternazioni di un allenatore di serie A sugli orari delle partite, esternazioni che non solo non condividiamo nella forma ma che non capiamo nemmeno nella sostanza. Appare anacronistico e totalmente fuorvianti focalizzarsi su un orario quando il calcio va verso la globalizzazione. Si parla tanto di aumentare i ricavi, di ridurre il gap con gli altri campionati, di calcio globalizzato e poi ci si lamenta se giochi alle 12.30. 

Magari questo orario non sarà l'ideale per chi pranza presto in Italia ma permette di vendere bene il prodotto in asia ed aumentarne il valore. Fossimo nella Juventus giocheremmo volentieri a quell'ora perché vorrebbe dire aumentare il numero dei Tifosi e la passione della propria squadra. Chi non lo capisce forse è un po' miope o forse provinciale non nel senso buon del termine, cioè giocare con spirito combattivo, anche se sei un top club, ma in quello meno elegante che vede una persona guardare solo al proprio orticello e non alla prospettiva globale.

Il mercato italiano e' una parte, la vera sfida è quella globale, fortunatamente qualcuno l'ha capito ed il derby di Milano si giocherà alle 12.30.

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