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Costi su Giuntoli: "E' un vincente, vi dico perché è speciale. Diventerà il Ferguson dei dirigenti. E se dovesse aver bisogno di qualsiasi cosa..."

25.04.2024 14:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Costi su Giuntoli: "E' un vincente, vi dico perché è speciale. Diventerà il Ferguson dei dirigenti. E se dovesse aver bisogno di qualsiasi cosa..."
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La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex collaboratore di Cristiano Giuntoli a Napoli (ma i due hanno lavorato assieme anche a Carpi), Giandomenico Costi, per parlare approfonditamente del Football Director bianconero e non solo:

Quale è il giudizio su Cristiano Giuntoli?

"Conosco Cristiano dai tempi di Carpi, abbiamo fatto la trafila dalla D alla A e poi siamo stati insieme anche a Napoli per tre anni. E' stata in quest'ultima esperienza che l'ho potuto valutare sotto il punto di vista dirigenziale, in Emilia allenavo e quindi il contesto era del tutto differente. Non mi ha sorpreso che sia arrivato in uno dei club più importanti al mondo, perché è una persona competente e ha sensibilità. Lui è la spalla ideale non solo per la società, ma anche per lo staff e l'allenatore che così possono avere un confronto vero. E' davvero bravo in tutto".

Che ne pensi di quanto dice pubblicamente davanti ai microfoni?

"Concordo con quanto gli sento di dire nelle interviste, sta rispettando le linee guida della società. E non può far altro che seguirle, non è che accade il contrario (sorride ndr). E' chiaro che la Juve è abituata a vincer sempre e lo deve fare, ma per ritornare a questo status c'è bisogno di un po' di tempo. Probabilmente rispetto a quelle che erano le aspettative dei tifosi, ovvero investimenti importanti per prendere i migliori giocatori, credo che si possa costruire un modello diverso. Onestamente non sono più di tanto preoccupato, lo conosco da tempo e so quanto lavora molto bene nei momenti di pressione e difficoltà. C'è una costante che parla per lui: Cristiano ha sempre vinto, in qualsiasi contesto e in qualsiasi club in cui ha lavorato".

Ai tifosi interessa sempre l'operato del dirigente all'interno del mercato. Che ci dobbiamo aspettare da Cristiano Giuntoli in tal senso?

"Per me prenderà giocatori già vincenti, o quelli che per farlo ci impiegheranno poco tempo. A Napoli era stato fatto un lavoro incredibile, erano stati presi giocatori come Lobotka, Kvara, Osimhen che sono riusciti a rendere al massimo nel corso delle stagioni. E' abituato a fare più del massimo delle sue potenzialità, la Juve verrà costruita in maniera differente e in linea con quello che la società ha in mente a livello di budget. I bianconeri non sono abituati ad arrivare terzi, l'obiettivo è sempre stato quello di vincere a livello nazionale ed europeo".

Qualche rumors ha accostato il tuo nome, anche di recente, alla dirigenza bianconera. Boutade giornalistiche, o c'è un fondo di verità?

"Non ne so nulla, anche se il mio nome è stato accostato non molto tempo fa. Io e Cristiano ci conosciamo quasi da sempre, se dovesse aver bisogno di qualsiasi cosa... Ma questo è scontato!".

Mentre ci puoi descrivere che tipo di professionisti sono Giuseppe Pompilio e Stefano Stefanelli?

"Li ho conosciuti e posso solo che parlarne bene: Pompilio è più dedito alla parte amministrativa, Stefanelli invece si concentra su quella tecnica e di campo. Sono figure importanti, persone affidabili e di fiducia - sotto tutti i punti di vista - che conoscono benissimo Cristiano".

Curiosità finale: perché Cristiano Giuntoli ha l'estimmate del vincente?

"Ho sempre pensato avesse quel qualcosa in più, in primis partiamo dal fatto che è bravo in tutto. Potrebbe ricoprire qualsiasi incarico: dal preparatore atletico, al recupero degli infortuni fino ad arrivare al dirigente sportivo. Noi siamo partiti dal basso e per certi aspetti mi ha aiutato, nonostante io abbia avuto una carriera da calciatore un po' più importante di lui. Cristiano è stato bravo a studiare e a specializzarsi, per un allenatore che possa essere Allegri o Sarri è una manna dal cielo trovarsi un dirigente come lui con cui confrontarsi a 360°. A far la differenza, come accennavo poc'anzi, è la grande sensibilità con chi gli sta intorno: è questo a renderlo speciale. E' affamato di vittorie, diventerà il Ferguson dei dirigenti alla Juve".

Si ringrazia Giandomenico Costi per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.