IL SANTO DELLA DOMENICA - CALA IL SIPARIO SU UNA STAGIONE DA DIMENTICARE. ADESSO SCELTE CONDIVISE E NESSUNA "BATTAGLIA" INTERNA. SI PENSI AL BENE DELLA JUVE..

15.05.2022 00:05 di  Alessandro Santarelli   vedi letture
IL SANTO DELLA DOMENICA - CALA IL SIPARIO SU UNA STAGIONE DA DIMENTICARE. ADESSO SCELTE CONDIVISE E NESSUNA "BATTAGLIA" INTERNA. SI PENSI AL BENE DELLA JUVE..
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E’ calato il sipario sulla stagione della Juve nella pessima serata di mercoledi, pessima per la gestione arbitrale e per il modo in cui non si è riusciti ad amministrare il vantaggio. Il rimpianto non manca, la rabbia neppure. La Coppa Italia non avrebbe cambiato radicalmente il giudizio complessivo, ma sicuramente avrebbe addolcito il tutto. E invece il bicchiere di fiele che abbiamo buttato giù sembra essere in linea con tutto quanto non ha funzionato nell’annata che sta per andare in archivio, la prima dopo 10 anni senza alcun titolo. Adesso si tratta di onorare queste ultime due gare, proseguendo con la valorizzazione di Miretti e possibilmente con il lancio di qualche altro ragazzo. Ma il futuro è già cominciato: un futuro in cui stavolta sarà vietato sbagliare per tutti, dai dirigenti, all’allenatore per finire ovviamente con i calciatori. Lo abbiamo detto più volte a RadioBianconera, confermandolo su queste colonne: gli alibi si sono azzerati a fine gennaio, con l’arrivo di Vlahovic e Zakaria, e tutti noi ci saremmo aspettati di piu, molto di più.

Non ci sono in questa situazione di fine stagione e di bilancio i buoni e i cattivi. Sul banco degli imputati debbono finire tutti: dal vertice della società, all’allenatore. Andare a vedere chi ha sbagliato di più e chi di meno non è il modo migliore per ripartire, le rivendicazioni interne non servono a nulla. Ci si chiarisca, se c’è qualcosa da chiarire, si appianino “simpatie e antipatie” e si riparta tutti uniti. Nella diversità di ognuno, ma con un unico fine, il bene della Juventus.

Le prossime mosse non dovranno essere sbagliate. Si vuol puntare su una Juve giovane e sostenibile? Benissimo, lo si dica però ai tifosi e si analizzi il piano. Si vuol provare a tornare a vincere subito? Servono allora campioni, insieme agli ottimi prospetti, pensiamo a Miretti, che si stanno affacciando alla prima squadra. I nomi che circolano al momento non accendono particolarmente gli animi, ma dobbiamo considerare anche la forte delusione ancora viva. Di Maria, non si discute, giocatore che in Italia può ancora fare la differenza, e perché no anche in Europa. Unico dubbio: con il mondiale di mezzo, quale sarà il suo atteggiamento? Dopo due anni di corteggiamento potrebbe tornare a casa ( ennesimo cavallo di ritorno) Pogba. Se il francese deciderà di abbassarsi l’ingaggio, ad oggi sinceramente 11 milioni sembrano eccessivi, sarebbe un buon tassello per la ricostruzione del centrocampo. L’importante è che le scelte che verranno operate, sia in entrata che in uscita, vengano condivise tra staff dirigenziale e tecnico.

Un’ultima parola la diciamo sul silenzio del post Inter. Sarebbe stato opportuno, secondo noi, presentarsi davanti alle telecamere non solo per denunciare alcune scelte arbitrali quantomeno discutibili, ma anche per dare una parola di conforto ai tifosi, che nonostante scelte complicate e difficili sulla gestione dei biglietti, hanno riempito l’Olimpico non facendo mai mancare il calore alla squadra. Non si può  far finta di nulla: questa spaccatura non fa bene a nessuno, e una soluzione deve essere trovata. La Juve ha bisogno dei suoi tifosi anche per ritrovare quella compattezza dello Stadium venuta clamorosamente meno.