Dov'è Cristiano Ronaldo? Sette giorni di meravigliosa nevrosi collettiva. Juve, ora non hai più alternative

Nasce a Bari il 23.02.1988 e di lì in poi vaga. Laurea in giurisprudenza, titolo di avvocato e dottorato di ricerca: tutto nel cassetto, per scrivere di calcio, su TMW. Aspetta con ansia CR7.
10.07.2018 00:00 di  Ivan Cardia  Twitter:    vedi letture
Dov'è Cristiano Ronaldo? Sette giorni di meravigliosa nevrosi collettiva. Juve, ora non hai più alternative
TuttoJuve.com

La Juve pubblica il video del nuovo centro sportivo. I tifosi della Juventus: sì, ma dov’è Cristiano Ronaldo? Il Milan cambia di nuovo proprietà. I tifosi del Milan: sì, ma prendono davvero Cristiano Ronaldo? Salvini attacca chi abbina maglietta rossa e Rolex. L’opinione pubblica: sì, ma dov’è Cristiano Ronaldo? Rolling Stones pubblica una copertina e tante voci contro Salvini. Gli autori delle suddette voci: noi non ne sapevamo niente, ma vabbè, dov’è Cristiano Ronaldo? Domenica mia madre non mi ha chiesto se avessi mangiato. Voleva sapere dove fosse Cristiano Ronaldo. 

 

Da una settimana, più o meno, abbiamo capito che la Juventus faceva sul serio per Cristiano Ronaldo. Perché finché lo scriveva il Corriere di Torino bene, è un giornale giovane (ma fatto da colleghi molto bravi), deve farsi notare. Poi ne ha scritto Tuttosport, che con tutto il rispetto negli anni ha accostato chiunque alla Juve, e se spara un nome in prima pagina passa un po’ in sordina. Poi ne hanno scritto insieme Tuttosport, Marca e A Bola: lì è diventato chiaro che la storia prendeva una piega ben diversa. Che poi, sul vituperato web se n’era parlato anche prima, ma non è questo il punto: nessuna caccia a chi è arrivato per primo sulla notizia. Il punto è che da una settimana a questa parte si è entrati in una spirale di ansia e attesa collettive per l’arrivo in Italia del calciatore più forte e famoso al mondo. E da una settimana chi ha un minimo a cuore le sorti della Juventus fa fatica a concentrarsi su qualsiasi altra cosa. Perciò, hanno ragione i tifosi: sbrigatevi ad annunciarlo, che qui vorremmo tornare a dormire.

 

Arriva o non arriva? E chi lo sa. Il bello di tutta la vicenda è che va ben oltre il calcio, per cui i giornalisti che di solito si occupano di calcio sono lì a rincorrersi l’un l’altro, in preda a informazioni frammentarie. Va tanto oltre il calcio che s’è scomodata persino la Consob. Doveva arrivare sabato, più che altro perché crediamo alle coincidenze astrali: CR7 alla Juve vincitore di 7 scudetti presentato il 7/7. Se moltiplichi tutti i 7 e poi li elevi alla settima non ti avvicini neanche al suo stipendio orario. Comunque, non è arrivato sabato. Altri ben informati assicurano che domani lo scalo privato di Caselle risulterà chiuso. L’ultima volta dall’aereo è però sceso Borini, che si sarà sentito un po’ sminuito quando la gente ha detto “ah vabbè, ma è Borini”. Siamo con te, Fabio: devi pure capire che qui la gente una settimana non chiude occhio e scambia Izzo per Cristiano Ronaldo.

 

Cosa sappiamo? Che dalla Juve fanno filtrare fiducia, molta fiducia, estrema fiducia. Dal fronte spagnolo, a Perez non dispiace liberarsi del vero leader del Real Madrid, ma vuole che sia lui ad annunciare il divorzio dal Bernabeu. La concorrenza? Allo stato attuale ridotta al lumicino: i rapporti con Mourinho non sono più così eccezionali, il PSG non pensa davvero possibile mettere Neymar e Cristiano Ronaldo nello stesso pollaio. Ecco: l’unico vero scoglio, a questo punto della trattativa, può dipendere dal fatto che nessuno dei due (Perez e CR7) si voglia esporre. Ronaldo per non “tradire” i suoi tifosi, Perez per non inimicarsi i suoi elettori. Anche perché un’altra cosa l’abbiamo capita: la clausola non era una clausola e nemmeno una scrittura privata, ma un accordo verbale tra gentiluomini, che devono confermare di essere tali. La Juve, comunque, è al tavolo e si gioca l’all-in. A livello economico, perché scombussola una tradizione decennale per fare un colpo fuori budget. E soprattutto a livello mediatico.

 

Alla Vecchia Signora può andare molto bene o molto male. Molto bene perché, ragazzi, siamo seri: se hai preso Cristiano Ronaldo hai preso Cristiano Ronaldo. Quando abbiamo realizzato che la cosa stava diventando seria, in redazione a TuttoMercatoWeb ci siamo detti per tre secondi: dobbiamo scrivere un articolo “Juve-CR7, perché sì”. Idea abbandonata: c’è davvero bisogno di spiegare perché, a livello tecnico, la Juve dovrebbe prendere il miglior giocatore al mondo? Ci avremmo messo una bella gif e l’avremmo risolta così. Molto male, se Cristiano Ronaldo non dovesse arrivare, perché in questa situazione la Juve non ha di fatto alternative. Avete più sentito parlare di Milinkovic-Savic, Morata, Icardi? No, eppure sono e restano ottimi giocatori. Ma nulla in confronto a Cristiano Ronaldo. E nulla sembrerebbe chi dovesse, eventualmente, arrivare al suo posto: una pippa sesquipedale. Vi immaginate Marotta: Cristiano Ronaldo non l’abbiamo preso, però eccovi Milinkovic-Savic. E stiamo parlando di un calciatore da 100 milioni di euro. Non c’è alternativa, e ormai in bianconero lo sanno: non per colpa loro, ma l’hype creata attorno a questo affare è così elevata che non vi sono altre vie d’uscita se non una maledetta fumata bianca.

 

L’hype appunto. Quella che fa passare in secondo piano tutti gli altri obiettivi, ma anche le necessarie cessioni. Abbiamo tutti chiaro che l’arrivo di Cristiano Ronaldo porterà a salutare Gonzalo Higuain. Sarebbe partito comunque, ma a questo punto è necessario, non solo a livello di bilancio. Il problema è che siamo al centesimo giorno di stallo fra il Chelsea e Maurizio Sarri, e da quella trattativa dipende tutto il futuro del Pipita. A proposito: lo scambio Higuain-Morata era molto più che un’idea, ma a questo punto è chiaro che possa finire nel dimenticatoio. Sarà un peccato se HIguain vivrà un addio in sordina, ma tant’è. Sarà un peccato anche per Rugani, ma ne ho scritto la scorsa settimana. Sarà meglio, Cristiano Ronaldo o no, fermarsi qui in attacco. Perché, per esempio, cedere Paulo Dybala per prendere il portoghese non sarebbe un affare. È difficile da dire, ma è così. Con questo colpo, se andrà a buon fine come tutto in questo momento fa sembrare, la Juve fa un passo in avanti da qualsiasi punto di vista. Mediatico, in continenti inesplorati. Economico, perché da Cristiano Ronaldo ci si può guadagnare, eccome. Tecnico, perché con un attacco Dybala-Ronaldo-Mandzukic (per amore di Mario, ma metteteci pure Douglas Costa) diventa una delle 2-3 favorite per la Champions League. È il colpo del secolo, per la Juve e il calcio italiano. Ma è anche quello del coraggio.