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Pietro Carmignani: "Sfida tra Davide e Golia ma la Juve azzanna tutti. Ricordo le vittorie del 2002 contro i bianconeri. Szczesny? Giusto affidarsi a lui per il dopo Buffon"

29.08.2018 11:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Pietro Carmignani: "Sfida tra Davide e Golia ma la Juve azzanna tutti. Ricordo le vittorie del 2002 contro i bianconeri. Szczesny? Giusto affidarsi a lui per il dopo Buffon"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, Pietro Carmignani, che da doppio ex ha analizzato il match che si disputerà nella giornata di sabato tra Parma e Juventus:

Tanti anni fa Parma-Juventus era una sfida che valeva il campionato e l'Europa, oggi guardando la classifica è quasi un testa-coda.

"La testa c'è visto che la Juve dimostra sempre di essere la prima della classe, per la coda credo sia un po' presto parlarne poiché sono trascorse soltanto due giornate. Nonostante la posizione in classifica, assegnargli questo aggettivo mi sembra prematuro".

Crede che il Parma potrà sbloccarsi proprio nel match contro la Juventus?

"Ci sono tante incertezze, perché il tifoso del Parma si aspettava di più nelle due sfide con Udinese e Spal. Sulla carta la squadra di casa non sembra esser attrezzata per competere contro la Juventus, proverà a cercare un riscatto ma è molto difficile".

Che partita si aspetta?

"La Juve, ovunque gioca, dimostra sempre grande tecnica e concretezza. E' una squadra ricca di qualità. Allegri riesce ad avere molteplici opportunità tattiche, con Ronaldo si sta adeguando pian piano perché ha giocatori diversi nel reparto offensivo. Quando il portoghese svaria sull'esterno, ci vuole una punta come Benzema che lo supporti. La squadra azzanna tutti, ha la stessa fame nonostante sette campionati vinti di fila".

Anche se il Tardini è sempre stato un campo ostico per la Juventus, poiché sono arrivate vittorie sofferte ma anche parecchie sconfitte importanti.

"Sì, quando ero allenatore del Parma ho sconfitto la Juventus di Lippi per due volte nel giro di pochi mesi. Entrambe le vittorie sono arrivate per 1-0: in campionato grazie a Lamouchi, in coppa Italia il gol vittoria lo ha siglato Junior. Conservo ancora oggi dei bellissimi ricordi. Tra queste due squadre è sempre stato uno scontro tra Davide e Golia, quel Parma aveva dei grandi giocatori ma non navigava in ottime acque. Addirittura era ultima in classifica, ma grazie ad un ottimo girone di ritorno siamo riusciti a raggiungere la salvezza con qualche giornata d'anticipo".

Tornando a Ronaldo, c'è grande attesa per capire quando potrà marcare per la prima volta in Italia. Questa opportunità potrebbe già sfruttarla contro il Parma?

"Il gol può arrivare in qualsiasi momento, Ronaldo può segnare più volte nel corso di una partita. E' andato vicino alla realizzazione in molte circostanze, ma è un calciatore fulmineo che trova sempre il modo di concludere in maniera pericolosa. Anche se non ha ancora segnato, è prevedibile che possa sbloccarsi in sequenza".

Come vede il dualismo Szczesny-Perin?

"Il polacco è sicuramente un portiere di grande talento, secondo me è giusto che la Juventus si sia affidata a lui. Se i bianconeri hanno lasciato andar via Buffon sapevano che avevano in mano un grande portiere. Perin ha fatto una scelta che può esser condivisibile oppure no, ma ha la grande chance di giocarsi le sue carte in una grande squadra come la Juventus. E Mancini, per le convocazioni, guarderà sempre nel nostro campionato".

Come vede il discorso scudetto? Chi potrà insediare la Juventus?

"Come antagonista vedevo l'Inter che ha fatto una campagna acquisti sontuosa, ma ancora una volta sta dimostrando che oltre la qualità dei giocatori ci vuole una organizzazione di squadra che al momento risulta latente. Con il Sassuolo le condizioni del terreno sono scusanti che reggono poco, col Torino la squadra si è vista un po' di più ma ha rischiato di perdere. Ci sono stati dieci minuti in cui ogni occasione granata poteva esser trasformata in gol. La squadra si dovrà guardare dentro, l'allenatore che è un filosofo dovrà capire come dare concretezza a questa formazione".

Oltre l'Inter, come giudica le altre?

"La Roma ha cambiato molto e si è affidata ai giovani, per darle un giudizio bisognerà aspettare. Il Napoli non ha cambiato molto ed è rimasto lo stesso dell'anno scorso, si è affidato ad un tecnico vincente come Ancelotti che è capace di esser sereno nei momenti difficili e utilizza il turn-over per far rifiatare tutti i suoi calciatori. Potrà acquisire qualcosa di nuovo questa squadra. E poi c'è il Milan, che vince 2-0 a Napoli e non riesce a vincere. E' sparito dal campo dopo un buon primo tempo, i giocatori a mio parere hanno perso l'autostima nel corso del match. Entrambe le milanesi  dovranno migliorare se vorranno competere per lo scudetto".

Si ringrazia Pietro Carmignani per la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.