Gazzetta - Non ci sono soldi

05.03.2015 15:45 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Gazzetta - Non ci sono soldi
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© foto di Simone Lorini

Su Gazzetta dello Sport si analizza la situazione finanziaria del calcio italiano. Non ci sono più soldi, questo il discorso. Il livello dei costi, escludendo le plusvalenze spesso utilizzate come giochino contabile, rimane insostenibile e si comprime a fatica. I debiti salgono a 1.715 milioni di euro nel 2013-14, oltre un centinaio in più in dodici mesi, 27% in cinque anni. La Serie A sta faticando molto ad avviare un percorso virtuoso, come dimostra la rigidità delle spese per il personale: 1.186 milioni nel 2013-14, erano 1.156 nel 2010-11. Solo sei società hanno ridotto questa voce nell’ultima stagione. L’antico vizio della Serie A è quello di essere teledipendente (nel senso dei diritti tv del campionato ma anche della Champions). Il 58% del fatturato arriva da lì: 1.016 milioni. Poi c’è il commerciale, al 20% (349 milio- ni), e infine lo stadio, a un misero 11% (197). Il resto fa parte di altri ricavi (192). Nelle leghe di riferimento, Premier e Bundesliga, la diversificazione delle entrate è molto più equilibrata. 

Il passivo del calcio italiano è così elevato che, in alcuni casi, le società vengono messe in vendita ed acquistate a debito, con valutazione minima delle azioni in sé, di sicuro inferiore alle attese che una squadra, un brand suscitano: si pensi alla Roma che UniCredit ha ceduto a condizioni di certo non sfavorevoli a Pallotta e soci, si pensi all’Inter che la cordata di Thohir ha rilevato con un aumento di capitale di 75 milioni, si pensi alla Sampdoria che Ferrero ha ricevuto da Garrone a costo zero e con provvidenziali iniezioni dell’ex patron.

Dodici squa- dre su venti sono in deficit: le più profittevoli Napoli (+20,2 milioni), Lazio (+7,1) e Verona.