Fulvio Bianchi: "Il calcio professionistico in crisi: Lega A e B, ecco le strategie"

26.07.2017 06:45 di  Alessandro Vignati   vedi letture
Fulvio Bianchi: "Il calcio professionistico in crisi: Lega A e B, ecco le strategie"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Attraverso la rubrica su Repubblica.it "Spy Calcio" il giornalista del quotidiano romano Fulvio Bianchi ha parlato del futuro del calcio italiano. Novità: ""Sono 6-7 anni che la Lega ha una gestione un po' anomala attraverso l'assemblea. Proporremo una soluzione conveniente" ha spiegato il presidente Carlo Tavecchio durante la trasmissione di Emilio Mancuso, "Gr Parlamento-La politica nel pallone". Domani, mercoledì 26 luglio, nuova assemblea ordinaria di serie A a Milano. Stavolta i presidenti ci saranno: il nuovo sistema di governance proposto dal commissario (con poteri limitati) Tavecchio e dai suoi vice Uva e Nicoletti di fatto è un progetto vecchio: a molti non piace perché toglierebbe loro potere. I presidenti sono fermi (da mesi ormai) perché aspettano di vedere come finirà la vicenda dei diritti tv, l'unica cosa che interessa a tutti. Ma è tutto il calcio professionismo vive un momento per nulla facile e la colpa non è di Tavecchio che è appena stato rieletto. Ci sono problemi che vengono da lontano, mai risolti. E anche situazioni personali di forte attrito (leggi Lotito che smania per tornare in consiglio federale). Non c'è unità.

Il 31 luglio si vota di nuovo per la Lega di B, in questa situazione di stallo da quando Abodi si è candidato alla Figc (6 marzo). Una corrente spinge per Corradino (ma potrebbe non farcela). Lotito spinge per se stesso oppure, se non riesce a diventare presidente, per il suo amico Sagramola, ex ad del Brescia. Il 4 agosto è previsto l'ultimo consiglio federale della Figc prima delle vacanze ma la Lega B non verrà commissariata anche in caso di nuova fumata nera. Avrà un altro mese di tempo: forse è un po' eccessivo, vista la situazione. Problemi anche in Lega Pro: si troveranno cinque squadre in grado di essere ripescate? Non è facile. La crisi si fa sentire ovunque, 60 club sono troppi ma di riforme dei campionati, in questa situazione, è difficile, se non impossibile, parlare. Ognuno sta ancorato sulle sue posizioni. Un giorno Giovanni Malagò potrebbe perdere la pazienza e decidere di commissariare la Figc, visto che al calcio tiene molto e sa che è il motore di tutto lo sport italiano: il nome dl commissario non dovrebbe essere difficile da trovare...".