Cobolli-Gigli: "Marotta via per un dissidio sull'acquisto di Ronaldo. Agnelli ha peccato di arroganza"

24.01.2023 13:50 di  Rosa Doro  Twitter:    vedi letture
Cobolli-Gigli: "Marotta via per un dissidio sull'acquisto di Ronaldo. Agnelli ha peccato di arroganza"
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© foto di Giacomo Morini

Intervistato da Calciomercato.com, Giovanni Cobolli Gigli ha parlato del caos Juventus: "Tra Calciopoli e questa nuova vicenda non c’è nessun rapporto oggettivo, questo riguarda la gestione della Juventus ed eventuali alterazioni di bilanci. In comune c’è una situazione di grave emergenza. Il presidente Ferrero, che io conosco molto bene, è una persona di grandissimo livello e si è circondato di persone competenti per mettere in piedi una buona linea difensiva. Intercettazioni? L’altra osservazione è che stiamo facendo una serie di illazioni sulle intercettazioni telefoniche. Sono favorevole a questa pratica, ma non al fatto che escano frasi molto forti e capaci di alterare l’opinione pubblica. L’unica cosa che sappiamo è la realtà della penalizzazione, poi ci sono altre date su cui la Juve dovrà avere nuovi confronti sul piano penale e amministrativo, con le ombre della Uefa".

Sull'addio di Marotta: "Quando Paratici, che dipendeva da Marotta, ha tirato fuori dal cappello il coniglio Ronaldo, tutti si sono emozionati. Marotta no, disse che era un errore andando alla rottura con il presidente Agnelli. Secondo me, Marotta se n’è andato proprio per un dissidio con Agnelli sull’acquisto di Ronaldo. Da lì è salito Paratici, che ha cominciato a sparare a destra e sinistra dando vita a questa situazione". 

Su Agnelli: "Agnelli ha commesso fortissimi errori di arroganza, anche da come ha presentato la situazione Superlega. Erano evidenti gli errori di posizionamento, gli è mancata accanto una persona che potesse indurlo a ragionare". 

Su Ronaldo: "L’input che è sempre stato dato da Exor è che i bilanci dovevano chiudersi in pareggio o con un piccolo utile. Come ai tempi del ritorno in Serie A, la gestione è stata positiva. Perché una società di calcio è una società per azioni e il suo scopo è in primis quello di non perdere. È chiaro che la gestione sia stata spericolata, così come è chiaro che il Covid abbia inciso. Ma anche su altre società. Se compro una Ferrari in un momento in cui la benzina va alle stelle, è certo che non riesco a gestirla".