IL SANTO DELLA DOMENICA - Il futuro comincia oggi. Ora contano solo i tre punti

25.02.2024 00:01 di  Alessandro Santarelli   vedi letture
IL SANTO DELLA DOMENICA -  Il futuro comincia oggi. Ora contano solo i tre punti

Ci sono partite che non si giocano, si vincono e basta. Ci sono momenti della stagione in cui i discorsi devono fare spazio ai risultati. Ecco, siamo esattamente in questa fase, dove l’unica cosa che conta sono i tre punti, per allontanare i fantasmi, per fare un passo verso il traguardo e per poter cosi programmare con maggiore serenità il futuro. Capisco molto bene l’umore di una parte di tifoseria, che cerca di guardare in avanti  per esorcizzare questa parte di presente, ma il domani si costruisce blindando il posto in Champions.

Poi ci sarà tutto il tempo necessario per pensare alla Juventus che verrà, che avrà bisogno di essere rinforzata, sempre con un occhio al bilancio e alla sostenibilità. Rimpiango i tempi in cui il tifoso poteva fare soltanto il tifoso, sognando e ipotizzando scenari sempre più brillanti. Oggi il quadro è cambiato, la sostenibilità economica viene prima di tutto, spesso, ahinoi, anche alla competitività. Per questo motivo i soldi della prossima Champions sono fondamentali, anzi vitali, per costruire una squadra completa, che possa competere come da tradizione e storia.

Il sogno purtoppo è finito troppo presto, un mese che ha spazzato via certezze e quel ritrovato entusiasmo, che soltanto i risultati, riesce a dare. Ma attenzione nel buttare via tutto, perché quanto di buono fatto tra settembre e inizio gennaio, non si può dissolvere nello spazio di 4 partite.La scossa dovrà avvenire oggi all’ora di pranzo, se non sul piano del gioco, almeno su quello del risultato, perché la Juve non può permettersi di non battere i ciociari. Dietro cominciano a bussare con maggiore insistenza e il margine di vantaggio si è pericolosamente assottigliato. Partite come quelle odierne vanno vinte  con la voglia e la determinazione, mettendo le cose in chiaro sin dalla scesa in campo per il riscaldamento.

I tifosi hanno dato l’ennesima risposta, con il sold out, adesso tocca a chi ha l’onere e l’onore di indossare la maglia più blasonata del calcio italiano. Ognuno è sotto esame, non soltanto l’allenatore e guai all’idea di creare alibi nei calciatori. In queste 13 partite di campionato, e nelle due di semifinale in Coppa Italia, molti dovranno dare delle risposte, dai cosi detti “ anziani” ai più giovani, da quelli che chiedono un aumento di contratto a quelli che rischiano di andare via a fine stagione. In settimana si è detto ciò che si doveva, i confronti ci sono stati, ora si deve solo tornare alla vittoria, senza scuse ne alibi.  Di tempo per pensare al prossimo allenatore, se Allegri dovesse andare via, e alle prossime mosse di mercato non mancherà, oggi però conta solo ed esclusivamente battere il Frosinone, squadra imprevedibile e guidata dai nostri Soulè e Barrenechea. Testa bassa e pedalare. Il futuro passa dal presente.