Cucchi a RBN: “Allegri, Thiago Motta o Conte: prima di scegliere serve chiarezza. Agenzia Governativa? Orrida”

08.05.2024 11:00 di  Quintiliano Giampietro   vedi letture
Cucchi a RBN: “Allegri, Thiago Motta o Conte: prima di scegliere serve chiarezza. Agenzia Governativa? Orrida”
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© foto di Federico De Luca

Domenica prossima bianconeri a caccia del pass per la Champions League nel match casalingo con la Salernitana, già retrocessa in Serie B. Tre giorni dopo allo stadio Olimpico di Roma la finale di Coppa Italia contro l'Atalanta. Capitolo panchina. Addio di Allegri probabile salvo ribaltoni, per sostituirlo sempre in prima fila Thiago Motta, ma occhio a Conte, le cui quotazioni sembrano in rialzo. Sul fronte del mercato, bisognerà intervenire soprattutto a centrocampo. Intanto polemica accesa sul progetto del Ministero dello Sport di creare un'Agenzia Governativa per controllare i conti delle società professionistiche. In ESCLUSIVA a Fuori di Juve Riccardo Cucchi, voce storica di Tutto il calcio minuto per minuto.

Dopo la prestazione contro la Roma, Cucchi si proietta al finale di stagione della squadra di Allegri: “Nella sfida di domenica allo stadio Olimpico, la Juve mi ha ben impressionato. Match combattuto, grande prova dei due portieri, in particolare di quello giallorosso. La squadra di Allegri è stata pratica e ha avuto la possibilità di portare a casa il bottino pieno. Prima di dare giudizi definitivi aspettiamo la qualificazione in Champions League e la finale di Coppa Italia, quest'ultima molto difficile contro l'Atlanta che in questa fase è la squadra più in forma. Se venisse raggiunto il doppio obiettivo, non capirei le critiche ad Allegri, sempre troppo esagerate”. Cucchi fu il protagonista della radiocronaca di Lazio-Inter del 5 maggio 2002: “Giornata straordinaria, come quella Perugia-Juventus del 2000. Tra le tante gare che ho raccontato durante la mia carriera, sono quelle più incredibili. In particolare la partita dell'Olimpico, considerando il clima che si era creato attorno alla stessa. Secondo molti, la Lazio avrebbe dovuto lasciare libero il passo all'Inter, ma in realtà giocò per i suoi interessi, visto che aveva qualche obiettivo da raggiungere. Certo fu un atmosfera inverosimile, considerando che le due tifoserie erano gemellate, in particolare le rispettive Curve”.

Nel podcast l'intervento integrale