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Simone Pepe: "E' lo scudetto più difficile da vincere, Dybala straordinario. Il mio centrocampo più forte di quello attuale. Su Pogba e l'interruttore..."

Potrete riascoltare uno stralcio dell'intervento a "Cose di Calcio" in onda su Radio Bianconera sul canale 68 del dtt
24.06.2020 11:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Simone Pepe: "E' lo scudetto più difficile da vincere, Dybala straordinario. Il mio centrocampo più forte di quello attuale. Su Pogba e l'interruttore..."
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex centrocampista della Juventus e procuratore sportivo, Simone Pepe, per parlare degli ultimi avvicendamenti in casa bianconera e non solo:

Uno stralcio dell'intervento sarà possibile ascoltarlo durante la messa in onda di "Cose di Calcio", in onda su Radio Bianconera sul canale 68 del digitale terrestre:

Il paziente Juventus sembra aver trovato la giusta cura nella vittoria di Bologna. Che idea ti sei fatto a riguardo?

"La Juventus è sempre una squadra molto forte, non è riuscita a conquistare la Coppa Italia e quando perde fa sempre scalpore. Sembra che ci sia sempre un problema, ma semplicemente perché ci ha abituati a vincere ogni anno. Lunedì sera ci ha dato una bella risposta ed è stata una bella vittoria".

Hai sempre ribadito che Massimiliano Allegri era l'allenatore giusto per sostituire Antonio Conte. Per il dopo Allegri, il nome giusto a livello tecnico era proprio quello di Maurizio Sarri?

"Non conosco bene Sarri, di Allegri si sapeva di più. L'attuale tecnico bianconero è arrivato un po' tardi nel calcio che conta e in età abbastanza avanzata, aveva trovato la giusta orchestra a Napoli giocando un ottimo calcio ma con dei giocatori differenti da quelli attuali. Nella Juve ci sono più solisti".

La sfida con il Lecce arriverà venerdì, al momento non conosciamo ancora il risultato di Lazio ed Inter. Come lo vedi questo campionato?

"Ci vorrà un pochino per ritrovare la giusta condizione, bisognerà vedere come ripartirà la Lazio. Ho visto bene l'Inter fisicamente sia nella semifinale di Coppa Italia che nel recupero di campionato con la Sampdoria, per cui mi aspetto un campionato abbastanza particolare. La differenza sarà fatta anche dai preparatori atletici, perché preparare dodici partite è diverso che pianificare un'intera stagione".

Può essere questo, a tuo avviso, lo scudetto più difficile da vincere?

"Assolutamente sì, poiché se non si fosse fermato il campionato sia la Juventus che la Lazio disponevano di giocatori in buona condizione. Mentre adesso, invece, potrebbe esserci qualche problema in più nel far ritrovare la forma a quelli più alti. E' un po' più complicato. Però credo sia stata una fortuna poter già disputare tre partite ufficiali a questo punto della ripresa".

Credi che la preparazione della Juventus, apparsa non molto tonica in Coppa Italia, sia stata invece preparata appositamente per la Champions?

"Questo è un altro tipo di situazione particolare, perché chi non ha la Champions può preparare meglio il campionato e, al contrario, chi il 2 agosto dovrà mantenere la preparazione al top della forma proprio per cercare di vincere quella competizione".

Per Paulo Dybala, quale parola spenderesti?

"E' un giocatore straordinario, forse è quello più in forma della Juventus. Pur non giocando nel suo ruolo naturale, da falso nueve si sta comportando bene e lo vedo sempre più in palla. Tornando al discorso precedente della condizione, essendo un brevilineo può aver la fortuna di essere in forma prima di alcuni suoi colleghi. Al Dall'Ara, poi, ha fatto un gol meraviglioso".

Chi invece può aver stupito, anche in negativo, per le occasioni create è Cristiano Ronaldo.

"Sì, però sta entrando in condizione anche lui. Quando non riesci a finalizzare le occasioni create, significa sempre che sei riuscito a crearle. E quando un giocatore come lui inizierà ad esser più concreto, ci metterà poco a passare da 700 ad 800 gol in carriera. Poi c'è da dire che il numero 7 indossato da lui pesa, prima un po' meno (sorride ndr)".

Pensi davvero che il centrocampo sia attualmente il reparto più debole dei bianconeri?

"No, non credo sia il centrocampo più debole. E' il reparto che ci sta mettendo di più ad esser in condizione, forse quello già in buona forma è Bentancur. Però è sempre stato molto strutturato, da Emre Can che è andato via a Khedira e fino ad arrivare a Rabiot che sono alti 190cm. L'unico di statura che potrebbe già far bene è Pjanic, per il resto ci vuole un periodo in più".

Come vedi la situazione legata a Pjanic? Paratici, ai microfoni di Sky, nel pre partita del match con il Bologna ha confermato le voci insistenti delle ultime settimane.

"Penso che bisogna esser orgogliosi e render ancora meglio quando sai di esser così apprezzato, per lui deve essere una spinta in più".

Sfatiamo un concetto che è molto caro a diversi tifosi bianconeri: sei d'accordo nell'affermare che il tuo centrocampo era più forte di quello attuale?

"E' la verità. Spiego il perché: Pirlo non aveva eguali in quel ruolo ad eccezione di Xavi, Vidal è un giocatore strepitoso che trovavi dappertutto e segnava 12-15 gol a stagione, Pogba aveva pochissime responsabilità in quanto era il più giovane e in questo modo era più libero di testa".

Se ne avessi la possibilità, Pogba lo riporteresti a casa anche domani?

"Sì, così come Vidal che vorrei sempre nella mia squadra. Pogba è straordinario, con una grande struttura fisica e tanta qualità. Ha però fatto un po' di fatica negli ultimi anni, un po' per gli infortuni e un po' per il Manchester United che non era al top come in passato".

Quindi, ricapitolando, con Pirlo, Vidal, Marchisio e Pogba la Juve di oggi sarebbe la squadra perfetta?

"Sicuramente il mio centrocampo era straordinario, ma non è che quelli della Juve di oggi sono scarsi. Però c'è anche da dire che Pirlo già ti sconvolgeva gli equilibri a centrocampo, già quello faceva pendere l'ago della bilancia da una parte piuttosto che dall'altra".

Gigi, Leo e Giorgio sono ancora a distanza dei totem in questa Juventus.

"Giorgio si sta riprendendo bene dall'infortunio, per il rush finale potrebbe esser pronto ma quello vero lo rivedremo il prossimo anno. Gigi sembra stia meglio di quando c'ero io, fisicamente è al top e soprattutto schiaccia ancora l'interruttore. D'altronde Conte me lo diceva sempre: 'Questi hanno l'interruttore, lo accendono e giocano' (ride ndr). Leo è il più giovane di quelli citati, a parte il passo falso con il Milan è sempre stato una certezza".

Con quali giocatori, oggi, rinforzeresti la squadra?

"Bisogna capire prima come stanno alcuni calciatori mentalmente e fisicamente come Higuain, che per me è straordinario. Khedira, poi, è un altro giocatore fantastico, ha giocato nel Real Madrid e ha vinto tutto in carriera anche con la sua nazionale. E 7-8 gol a campionato li fa sempre, spesso è troppo sottovalutato. Credo, prima di giocare a fantacalcio, di avere queste risposte e poi pensare al resto".

Si ringrazia Simone Pepe per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.