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ESCLUSIVA TJ - Michele Serena: "Atlético-Juve finale anticipata, Allegri conosce le difficoltà a cui va incontro. De Sciglio? Garantisce più equilibrio di Cancelo"

di Mirko Di Natale

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, il doppio ex della sfida di questa sera ed attuale allenatore del Vicenza, Michele Serena, per parlare del match e non solo:

Come sta andando l'avventura a Vicenza?

"Qualche risultato in più sarebbe stato gradito (sorride ndr), stiamo incontrando delle difficoltà e cercheremo di superarle. Il nostro girone è molto equilibrio, ci sono tante squadre racchiuse in pochi punti e il primo obiettivo che ci prefiggiamo è quello di iniziare a scalare qualche posizione".

Che idea ti sei fatto di Atlético-Juventus? A che tipo di partita assisteremo?

"Sarà una finale anticipata, conosco bene l'ambiente di Madrid e so che cosa significa giocar li. Il mister bianconero, Massimiliano Allegri, conosce molto bene le difficoltà a cui va incontro ed infatti ha auspicato di fare almeno un gol nel confronto di questa sera".

La Juventus, secondo te, può passare il turno?

"Spero di sì, sono sempre per la bandiera italiana (sorride ndr)".

A livello ambientale, ci puoi raccontare che tipo di ambiente troverà la Juventus?

"Non conosco il nuovo stadio anche se tutti ne parlano in maniera incredibile, ma il clima che si respirerà durante la gara è lo stesso. C'è grande passione ed attaccamento da parte dei 'Colchoneros' molto abili a spingere i propri beniamini verso grandi risultati. Le persone vivono in maniera molto forte questa passione che, spesso, risulta esser molto morbosa verso questi colori. Un po' come accade nel Sud Italia, la latitudine credo sia la stessa".

Credi che il 'non gioco' di Simeone possa esser un vero problema per questa Juve?

"Penso che la squadra incarni ciò che rappresentava da calciatore il 'Cholo', ovvero grande grinta, corsa e qualità. Il suo arrivo ha cambiato totalmente il volto di questa squadra, la difesa ha iniziato a prender meno gol e il gioco praticato è diverso dalle altre squadre spagnole. A Simeone importa molto la sostanza, lui non vuole il tiki-taka".

Le indiscrezioni della vigilia dicono che giocherà De Sciglio e non Cancelo. E' una scelta che condividi?

"Credo che Allegri sappia come schierare i suoi uomini meglio di tutti noi, anche se la scelta mi incuriosisce davvero tanto. De Sciglio, rispetto a Cancelo, è in grado di garantire un equilibrio diverso rispetto al portoghese e Dybala, che sarà titolare per volontà del mister, potrà dare un grande contributo in entrambe le fasi".

Sarà la sfida tra Griezmann e Ronaldo?

"No, sarebbe troppo limitativo ridurci a parlare soltanto di questi due grandi campioni. Sicuramente c'è grande aspettativa attorno a questi due ragazzi poiché sono in grado di garantire la giocata risolutiva, ma la Juve ha altri giocatori in grado di esser decisivi".

In caso di eliminazione, si può parlare di fallimento? Sarebbe giusto definirlo tale?

"Fin dall'inizio, la società ha dichiarato di voler vincere la Champions League che è l'ultimo tassello mancante in questi anni di vittorie. Arrivati a questo punto ci sono sempre grandi squadre da affrontare,  per cui non so se è corretto parlare di fallimento in caso di eliminazione".

Dal momento in cui la Juventus ha acquistato Ronaldo, i tifosi e la critica hanno caricato di pressione questa squadra. E' scattato una sorta di "obbligo".

"Più che obbligo, la Champions è diventato un obiettivo primario del club. Mi piace molto il modo di migliorarsi della Juventus, questo è sintomo di vittoria".

Ci puoi raccontare le due esperienze che hai vissuto a Torino e a Madrid?

"Alla Juve ero molto giovane, a quei tempi non era facile giocare a 18-19 anni. E proprio a quell'età ho trovato l'esordio a Roma, li ringrazierò sempre perché mi hanno consentito di conoscere il calcio vero. Poi, è scattata in me la voglia di andare a giocare e sono andato via da Torino. A Madrid, invece, ero al massimo della maturità e da quell'esperienza conservo bellissimi ricordi. Mi sono divertito tantissimo a compiere questo mestiere".

Si ringraziano l'addetto stampa del Vicenza, Sara Vivian, e Michele Serena per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.


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