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AGNELLI 1 - CEFERIN 0

di Massimo Pavan

Andrea Agnelli segna, Ceferin sta a guardare, un duello, quello tra il presidente bianconero e quello della Uefa, evidente nei mesi scorsi ma che si sta accendendo anche se non direttamente in questo periodo.

Aleksander Ceferin, presidente della Uefa, a So Foot su Agnelli aveva detto: «Pensavo fossimo amici, ma mi ha mentito in faccia convincendomi che non avevo nulla di cui preoccuparmi, e il giorno prima aveva già firmato tutti i documenti necessari per lanciare la nuova competizione. Non ho mai avuto grossi sospetti, anche perché quando una persona entra in ufficio dicendo “No, no, sono tutte stronzate”, è difficile non credergli. Io divido i personaggi principali di questa iniziativa in tre categorie. Metto prima Agnelli. È personale. Per me questa persona non esiste più».

Il Presidente Agnelli non ha mai risposto,ad eccezione delle parole pronunciate durante la conferenza stampa di addio di Fabio Paratici:"Per molti anni ho cercato di cambiare competizioni europee dall'interno, i segnali di crisi erano evidenti già prima del Covid: la Superlega non è stato un tentativo di colpo di stato, ma un grido d'allarme disperato di un sistema che, non so se consapevolmente o meno, si indirizza verso l'insolvenza".

Da quel momento non c'è stato bisogno di dire o fare più nulla, il resto sono stati una serie di azioni dell'Uefa che si commentano da sole, un autogol dietro l'altro.

Prima la minaccia di esclusione, poi ritirata a causa delle possibile conseguenze indicate da un tribunale spagnolo, poi la possibilità che le società ritirate dal,a Superlega non si siano effettivamente defilate. Infine, una serie di decisioni, dall'Europeo itinerante, alla decisione di negare lo stadio "arcobaleno" che hanno fatto discutere. Tutto questo senza parlare della finale di Wembley con i possibili contagi in crescita.

Decisioni altamente discutibili che mostrano come la Uefa sia tutt'altro che infallibile e con lei chi la conduce. Quanto proposto dalle società della Superlega a visto come blasfemia da molti, forse, non dovrebbe essere messo in un angolo a priori, ci vorrebbe un pò più di spirito di analisi e condivisione di argomenti per capire come una riforma del calcio sia necessaria e come certe decisioni prese di recente dall'Uefa non siano proprio in sintonia con l'evoluzione in positivo di questo sport.

Insomma, sembrerà strano, ma Agnelli segna, Ceferin no, Agnelli 1-Ceferin 0.


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