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Massimo Bonini: "Obiettivo Champions non è mentalità Juve, Boniperti mi ha insegnato che non si lotta per arrivar secondi. Allegri? E' lui che deve metter pressione ai giocatori..."

20.03.2024 11:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Massimo Bonini: "Obiettivo Champions non è mentalità Juve, Boniperti mi ha insegnato che non si lotta per arrivar secondi. Allegri? E' lui che deve metter pressione ai giocatori..."
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© foto di Lorenzo Marucci

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex centrocampista della Juventus degli anni '80 campione d'Europa ed Intercontinentale, Massimo Bonini, per parlare approfonditamente degli ultimi avvicendamenti in casa bianconera e non solo:

Che succede alla tua Juve?

"Ho visto una squadra in difficoltà col Genoa, più dal punto di vista psicologico che del gioco. Forse, implicitamente, con tanti punti di vantaggio sulla zona Champions si sono inconsciamente seduti e il fatto di aver affrontato squadre di medio-bassa classifica non ha aiutato. Non è che lo hanno fatto apposta, nel calcio possono succedere questi momenti. Ora tutto sta a ritrovare la serenità che c'era nella prima parte di stagione".

Provocatoriamente: il direttore Giuntoli e mister Allegri non hanno mai parlato di obiettivo scudetto, forse ad un certo punto i giocatori che ci credevano si son voluti allineare alle direttive societarie e hanno iniziato a rallentare.

"L'unica cosa che mi lascia un po' perplesso è l'atteggiamento nella sfida contro i nerazzurri, perché era lì che dovevano fare il salto di qualità per giocarsi pienamente le chance scudetto. Ok la forza dell'avversario, ma lo si poteva mettere in difficoltà: a Milano vado a giocarmela a viso aperto, anche se rischio di prendere 4 gol. E invece non hanno giocato proprio la partita, questa è stata una cosa non bella".

E in Juventus, storicamente, non prendono bene un pareggio. Figuriamoci una sconfitta arrivata in quel modo. O sbaglio?

"Ho sentito più e più volte ripetere a mezzo stampa che l'obiettivo è di centrare il quarto posto. Questa non è la mentalità della Juventus, perché una società di questo blasone vuole sempre vincere. Da questo punto di vista, noi tifosi bianconeri siamo abituati bene. E non si può pensare ad inizio stagione di lottare per il secondo posto. La società, in questo momento, sta cercando di riassestare i conti e forse sta lasciando perdere il campo. Alle spalle ci deve essere un club capace di dare pressioni ai giocatori, da noi c'era Boniperti che si faceva sentire non appena pareggiavamo una partita. Ci ha insegnato che qui si lotta solo per vincere. Qui, invece, mi sembra ci sia stato un appagamento".

Forse manca qualcuno in campo che possa trascinare la squadra, come faceva Platini nella tua Juve.

"Quello è vero, però il Liverpool e altri top club europei vincono ugualmente con i giovani. Per me è l'allenatore che deve dar pressione ai giocatori".

La Juve può, nelle ultime giornate, ritrovare quella solidità e compattezza che l'ha contraddistinta fino al mese scorso?

"Le motivazioni si possono facilmente trovare contro squadre di grande livello, diciamo che le partite importanti vengono vissute in maniera diversa già a partire dalla settimana. L'ambiente è caldo, la concentrazione è quasi automatica e c'è voglia sicuramente di far bene".

Ti aspettavi di più da Chiesa e Vlahovic nell'ultimo periodo?

"Quel che mi aspetto dalla Juventus è che si comporti sempre da squadra, poiché coi singoli ci puoi vincere qualche partita. Bisogna aver più fluidità di gioco, sono in difficoltà nel possesso palla in quanto le soluzioni da sfruttare sono davvero poche. E allora il gioco è molto approssimativo, nel calcio è importante anche sapersi muovere senza palla e coi tempi giusti. Bisogna avere le idee chiare in campo".

La vittoria della Coppa Italia, a tuo parere, può essere un salvagente per salvar la stagione?

"Gli obiettivi ci sono sempre, la Coppa Italia lo è. Per vincere questo trofeo devi iniziare a vincere in maniera differente, non è che puoi farlo sempre con pochi tiri in porta. Anche perché può andarti bene una volta, due al massimo, ma non sempre". 

Che ne pensi di un possibile avvicendamento in panchina per la prossima stagione?

"E' dall'inizio del campionato che discutiamo del futuro di Allegri, io aspetterei la fine del campionato per parlarne. Perché se raggiunge il secondo posto e vince la Coppa Italia, direi che ha centrato in pieno quelli che erano gli obiettivi richiesti. Anche se, come dicevo prima, la Juventus deve lottare sempre per la vittoria del campionato e non per arrivare dietro il vincitore".

Si ringrazia Massimo Bonini per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.