ALCARAZ come la Madonna di Trevignano. Era davvero sangue? Il mistero del liquido "rosa" e l'ipotesi simulazione

Pensavamo che almeno stavolta fossero tutti d'accordo, senza "dubbi", "rischia", "strisciata", "poteva starci" e i soliti termini ambigui per non dire chiaramente che il rigore per la Juventus era sacrosanto. Invece no. Ha dell'incredibile "La moviola" della Gazzetta dello Sport, assegnata a Francesco Velluzzi, nato a Cagliari, cagliaritano e forse non proprio "sereno" nel giudizio. Un po' come quando Mediaset designava Pistocchi per le moviole della Juventus. 

Il giornalista sardo riesce a fornire una versione dei fatti che definire "patriottica" è un eufemismo: "Al 6’ c’è un contatto in area tra Mina e Alcaraz con il colombiano che monta sull’argentino che cade a terra sanguinante. Per Piccinini non c’è nulla. Forse una revisione serviva. Ma non sembra da punire", il giudizio del giornalista. 

Mancava solo che accusasse Alcaraz di simulazione. Non si capisce quali siano i "dubbi" del collega cagliaritano della rosea. A meno che non consideri Alcaraz alla stregua della Madonna di Trevignano. Il Vaticano, in questo caso, non può metterci becco. Parliamo di un'altra  fede, al massimo può intervenire la Procura federale: e chissà che Chinè non apra un'inchiesta per verificare se il liquido rosso  (o forse rosa Gazzetta) fuoriuscito dalla testa della Madonna argentina fosse sangue o succo di pomodoro.