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Nicolini sul momento Juve: "Involuzione gioco la critica maggiore, mancano leader e punti fermi. Motta? La dirigenza avrà molto da lavorare in questi mesi"

13.03.2025 14:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Nicolini sul momento Juve: "Involuzione gioco la critica maggiore, mancano leader e punti fermi. Motta? La dirigenza avrà molto da lavorare in questi mesi"
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La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex vice allenatore (che ha svolto anche mansioni dirigenziali e di preparatore atletico) dello Shakhtar Donetsk, Carlo Nicolini, per parlare approfonditamente degli ultimi avvicendamenti in casa Juve e non solo:

La Juve di oggi, quella della rivoluzione estiva e dei tantissimi soldi investiti, è peggiore rispetto a quella di un anno fa?

"Fare paragoni tra le annate è sempre difficile, quindi dire se è meglio o peggio non è semplice. I numeri, però, sono bruttini. Per assorbire i cambiamenti ci vuole sempre del tempo, ciò che bisognerà capire è se la rivoluzione la si sta facendo per arrivare al risultato o per altro. E' facile pensare che siano in ritardo sui programmi che erano stati preparati la scorsa estate".

Perché a livello di gioco, a tuo parere, c'è stata un'involuzione?

"L'involuzione del gioco è la critica maggiore che si può fare. In questi mesi ci sono stati troppi alti e bassi, oltre a poche fiammate positive. Da fuori ciò che si evince è la mancanza di leader e di punti fermi nello scacchiere della Juventus. Questo potrebbe essere dovuto anche ai tanti infortuni avuti, ma occorrerebbe fare un'analisi e capire il perché sono avvenuti. Non ci sono riferimenti o colonne portanti per sviluppare il gioco partita dopo partita"

Tu che sei da tantissimi anni nel calcio, credi che lo spogliatoio bianconero sia davvero spaccato e non segua più l'allenatore?

"Parlare di spogliatoio spaccato è sempre difficile, bisognerebbe esserci dentro per conoscere tutte le dinamiche. I risultati non arrivano e l'immagine che danno i ragazzi sul campo non è di grande positività, poi è facile far parlare di litigi o incomprensioni. I vecchi non hanno fatto uno step per migliorare e i nuovi, per vari motivi, non si sono inseriti e non stanno rendendo per quanto sono stati pagati. E quando non ci sono leader, tutte queste piccole difficoltà diventano dei problemi".

Da dirigente avresti esonerato Motta dopo la disfatta di Eindhoven?

"L'esonero è sempre difficile da valutare, poiché c'è stato l'avvio di un progetto e moltissimi investimenti per realizzarlo. Mi sembra che l'obiettivo iniziale dichiarato sia sempre stato di accedere alla prossima Champions League, dopo Eindhoven mi sembra che il club fosse in linea in questo. E la partita con l'Atalanta poteva far pensare anche ad un qualcosa in più. Poi bisognerà capire se la dichiarazione iniziale appena citata fosse autentica, oppure erano solo di facciata e si aspettavano di più anche con quanto concordato con l'allenatore. Questo lo sapranno solo loro".

Cosa faresti sta estate, continueresti con Motta oppure cambieresti nuovamente allenatore?

"In estate ci saranno da fare delle valutazioni molto precise. La prima stagione può essere a singhiozzo per vari motivi, tra cambiamenti e gli infortuni, ma il secondo anno non lo si può assolutamente sbagliare. Ci sarà da discutere sul progetto, se sarà ancora valido o meno, e su Motta se è riuscito a lavorare in questa direzione. Chiaramente, se dovesse accadere ciò, potrebbe essere anche confermato e lavorare in virtù di migliorare quelli che sono stati i grandi problemi di quest'anno".

E in caso contrario, ovvero se l'idea del progetto non è stata perseguita da parte di Motta?

"In quel caso si potrebbero fare delle altre valutazioni. Ripartire con un altro ha dei suoi punti interrogativi, ma lo stesso lo potremo dire anche di chi c'è ora. E' una situazione non facile, sicuramente la dirigenza della Juventus avrà molto da lavorare in questi due o tre mesi per progettare la prossima stagione".

Si ringrazia Carlo Nicolini per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.