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L'ex coordinatore giovanili del Boca: "Bentancur ruberà i segreti dal maestro in persona, siamo nel suo momento della consacrazione"

17.09.2020 13:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - L'ex coordinatore giovanili del Boca: "Bentancur ruberà i segreti dal maestro in persona, siamo nel suo momento della consacrazione"

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex coordinatore e supervisore delle giovanili del Boca Juniors che ha conosciuto Rodrigo Bentancur sin da quando ha iniziato a muovere i suoi primi passi negli xeneizes, Jorge Raffo, per parlare approfonditamente di lui e non solo:

A tuo parere sarà l'anno della definitiva consacrazione di Bentancur?

"Ogni calciatore attraversa un processo di maturazione e formazione che gli conferisce negli anni una crescita calcistica che si estende fino ai 23-25 ​​anni, il picco della curva di maturazione si accompagna alla consacrazione o al consolidamento definitivo dove il calciatore raggiunge il massimo della propria performance. Tenendo conto di questa premessa, siamo sicuramente nel momento della grande consacrazione di Rodrigo. Quindi sono certo che in questi prossimi anni, vedremo la sua massima espressione come calciatore".

Come hai giudicato l'ultima annata di Rodrigo? Ti aspettavi forse di più?

"Credo che mantenere il livello così prestigioso di un club come la Juventus non sia affatto semplice, Rodrigo nei suoi primi anni in bianconero ha mantenuto uno standard di livello internazionale sia in Serie A e in Champions League. Sicuramente si può sempre aspirare a qualcosa di più, anche se le statistiche e le sue prestazioni nelle partite più importanti dell'anno parlano da sole".

Barros Schelotto, attuale tecnico dei Galaxy di Los Angeles, ha affermato in una recente intervista ai nostri microfoni che Bentancur sarà il miglior centrocampista europeo. Un po' ricalcando la domanda precedente, sei d'accordo?

"Sì, certo, conosco Rodrigo che è sempre stato un giocatore che non ha mai smesso di crescere ed evolversi. Quindi non mi stupirebbe se dovesse diventare ancora più bravo in zona gol, ad esempio".

"E' un po' Pirlo, un po' Zidane", lo definivi così l'ultima volta che ci siamo sentiti. Che cosa apprenderà di nuovo dal suo maestro?

"La grande capacità di analisi del nuovo allenatore sarà la chiave affinché, attraverso gli allenamenti quotidiani, Rodrigo ne approfitti per rubare i dettagli di qualcuno che ha giocato nella sua posizione e che è stato uno dei migliori calciatori in quel ruolo negli ultimi quindici anni. Solo dal maestro in persona potrà perfezionare quel ruolo".

Quando la situazione Covid migliorerà, vorrai seguirlo dal vivo?

"In questo momento la situazione è difficile, spero che si possa rivivere e godersi le partite negli stadi. Lo dico come augurio di una migliore qualità di vita per tutti noi che amiamo questo meraviglioso sport e allo stesso tempo mi piacerebbe avere il privilegio di vedere dal vivo un giocatore d'élite come Rodrigo".

Tra l'altro Jorge, da qualche tempo hai iniziato a collaborare con l'Elche. Che cosa puoi raccontare?

"È una gioia profonda e una grande sfida, l'Elche è un'istituzione così prestigiosa nel calcio spagnolo. Naturalmente, per me è un grande orgoglio partecipare a un progetto così ambizioso come quello che si sta sviluppando dall'arrivo di Cristisn Bragarnik e tutta la sua squadra. Dopo essere stato in due grandi club come il Boca Júniors e lo Shakhtar Donestk, arrivare in uno dei grandi campionati del mondo come quello spagnolo è fantastico. Oggi c'è riconoscimento nella formazione dei talenti, mi spinge personalmente e professionalmente a lavorare sodo. Senza dubbio questa sfida mi arriva nel momento migliore, perché il percorso fino a qui mi ha fornito l'esperienza per trasformare il calcio di base e sviluppare un progetto di successo come merita questa istituzione".

Si ringrazia Jorge Raffo per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.