Carlo Volpi (Ag. Sturaro): "Dalla Juve filtra fiducia e soddisfazione su Stefano. Vi spiego i suoi tre principali obiettivi annuali. Partenza a rilento? Mi ripeteva sempre una parola..."

La Redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, il procuratore di Stefano Sturaro, Carlo Volpi, per parlare dell'anno appena trascorso e non solo:
Buongiorno Carlo, vorrei partire da questo anno trascorso da Stefano in bianconero...
"E' arrivato a Torino come il giovane che incuriosì l'ambiente, un giocatore dalle prestazioni futuribili. Il suo avvento è coinciso con la stagione fantastica che stava vivendo la Juve, che mieteva vittorie in tutta Italia ed è arrivata quasi sul tetto d'Europa. Quest'anno ha vissuto due facce della stessa medaglia: dall'esaltazione dello scorso anno che faceva risaltare tutti i giocatori ai mesi di settembre e ottobre dove tutto andava male, gli episodi non giravano a favore e i media criticavano in continuazione la squadra bianconera. Io sentivo Stefano spessissimo, soprattutto nei momenti di difficoltà, e mi ripeteva un'unica parola: certezza. Quella che si percepiva anche dalle parole del mister Allegri, perchè i ragazzi sarebbero arrivati dove sono ora. Gli sono servite più le critiche di questi due mesi rispetto ai mesi trionfali perchè così ha capito come è il mondo di un top club".
Quale è, secondo te, la partita memorabile vissuta da Stefano in questo primo anno in bianconero? A me viene in mente quel Juve-Real Madrid terminata 2-1...
"Lui, dopo il fischio finale, era fiero di aver salvato quel gol ed io che ero allo stadio non riuscii a vedere quel tocco impercettibile. Non lo avevo colto, lui me lo raccontava ed io negavo in continuazione ma di fronte all'evidenza, però, ho dovuto ammettere che aveva ragione (ride ndr). Le due partite con il Manchester son state molto importanti perchè mi han fatto capire, ancor di più, che lui è un calciatore che interpreta il calcio con le squadre inglesi in maniera migliore".
Che voto daresti alla stagione di Stefano?
"La maglietta che indossa ha un peso ben specifico, per cui il voto che assegno a Stefano è un 7+. La prima stagione è quella della spensieratezza perchè vivi il mondo, ma è col passare del tempo che ti accorgi di che obiettivi hai. E la spensieratezza vien meno. Gli obiettivi, dati dal lavoro settimanale, essenzialmente sono tre: devi conquistarti ogni giorno la convocazione, non devi andare in tribuna e devi giocare, fattore primario. Questi sono gli obiettivi che un ragazzo, come alla Juve e in ogni altra squadra, deve porsi".
Immagino che la società ti faccia filtrare delle belle notizie sul suo conto...
"Grande soddisfazione sul giocatore, sull'uomo, sulla tensione che ha, sulla dedizione al lavoro".
Che poi assume più valore considerato che un ragazzo così giovane ha conquistato l'ambiente Juventus...
"Durante la finale di Champions col Barcellona ci fu l'episodio eclatante del rigore non assegnato a Pogba, e quella poteva esser la ciliegina sulla torta definitiva di una magnifica stagione. Ma sono i momenti di difficoltà a forgiare lo spirito, non il periodo in cui si vince sempre".
Come la vedi la sfida con il Bayern?
"Quando venne sorteggiato il Real Madrid sembra fosse tutto impossibile, ma credo che a livello europeo chiunque affronti la Juventus ha un giustificato timore. La squadra bianconera è ritornata ad esser temuta come una volta e il Bayern, nell'urna, ha trovato un cliente scomodissimo. In quelle partite conterà tanto la condizione fisica, anche perchè affermarlo adesso è un enorme punto interrogativo. Pronostico? 51 Bayern, 49 Juve".
Chiudo chiedendoti la tua opinione sul come finirà il campionato. Un po' di tempo fa, auspicavi le due squadre liguri come protagoniste di questa stagione...
"Sono state una sorpresa in negativo fin qui, ma gli infortuni hanno creato dei problemi grossi ad entrambe perchè hanno valori tecnici importanti. Rimpolpata un po' la rosa in determinati ruoli, sia la Samp che il Genoa torneranno protagoniste perchè nei primi mesi dell'anno avevano mostrato un bel gioco. Juve? Con il Verona sembra la più classica delle partite facili, ma sarà una cartina tornasole perchè dovranno dimostrare, dopo la pausa di due settimane, di avere di nuovo la stessa tensione nervosa che la squadra ha avuto nelle ultime sette partite. Se dovesse riuscire ad ingranare subito, entrerà di diritto tra le candidate per la vittoria finale".
Si ringrazia, come sempre, Carlo Volpi per la disponibilità e la cortesia dimostrata in questa intervista.