Scontro Berruto-Gravina: un cuore granata incarna il pensiero del popolo bianconero e fa vacillare un sistema che non regge più. E quella favoletta...

18.07.2025 10:46 di  Luigi Schiffo   vedi letture
Scontro Berruto-Gravina: un cuore granata incarna il pensiero del popolo bianconero e fa vacillare un sistema che non regge più. E quella favoletta...

Non so quanto faccia piacere al cuore granata Mauro Berruto trovare spazio su queste colonne, ma quello che ha dichiarato chiedendo una commissione parlamentare di indagine sulla “giustizia sportiva”, incarna esattamente il pensiero del popolo bianconero, o meglio, della parte del popolo bianconero che non si è accontentato delle verità precostituite propinate dal sistema mediatico ed ha osservato, studiato, si è informato con fonti alternative.

“Credo sia inderogabilmente giunto il momento di normare un sistema che è sfuggito dalle mani e dagli obiettivi originari, usato - con enorme spreco di tempo e risorse - sempre più spesso come clava per demolire gli avversari delle governance federali in fantomatici tribunali dove i giudici vengono scelti e nominati da chi dovrebbe essere giudicato” ha detto il parlamentare nonché responsabile sport del Partito Democratico, nonché ex ct della Nazionale di volley.

 L’immediata levata di scudi da parte di Gravina ha fatto capire che il tasto è sensibile. Ovviamente ai tifosi bianconeri sono venuti subito alla mente i processi farsa del 2006 e quelli di due anni fa per le plusvalenze, a fronte dell’immobilismo per gli amici della governance. Meraviglioso che il sasso nello stagno sia stato lanciato da un non juventino, anzi dichiarato cuore Toro.

Ma d’altra parte continuare a trincerarsi dietro l’autonomia dei Tribunali Sportivi, non regge più: lo sport è un settore economico che non può più essere gestito senza le basilari garanzie costituzionali del diritto alla difesa, dell’onere della prova a carico di chi accusa, della presunzione di innocenza, della parità di trattamento. Solo chi ha interessi poco limpidi può negarlo.  

A prescindere dal colore calcistico del cuore. La favoletta dell’autonomia dello sport ricorda molto quella del calcio del popolo di qualche tempo fa. Favoletta per giustificate sistemi di potere con la complicità di media asserviti.