Al vertice della storia tra passato e presente

12.02.2016 12:40 di  Caterina Baffoni   vedi letture
 Al vertice della storia tra passato e presente
TuttoJuve.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Dopo anni di indiscussa corsa solitaria in vetta alla classifica del campionato italiano, anche negli ultimi quattro anni, ora più che mai è arrivato il momento di dimostrare che questa Juventus sa anche rincorrere. Può capitare di rimanere indietro, ma mai come in questo momento si dovrà dimostrare di saper recuperare.

Ci sono ancora molti punti a disposizione per conquistare il quinto scudetto consecutivo ed entrare definitivamente nella storia, e questo la sanno bene tutti in quel di Torino e Vinovo. Bisognerà risalire la china e recuperare quei tre punti persi proprio al San Paolo, dove l'unica nota positiva di quella sera fu Lemina: un talento puro e cristallino che la Juventus ha avuto il piacere di scoprire, prima che esplodesse tutta la classe di quell'argentino venuto da Palermo e che incredibilmente sta frantumando ogni record e aspettative in maglia bianconera. E' chiaro che il duello più atteso sarà quello tutto albiceleste fra lui e il re del gol attuale Higuain, ma attenzione anche a giocatori esperti come Marchisio e Hamsik, ad esempio, che hanno già vissuto molti Juventus-Napoli.

  Quello che conta sarà conquistare il bottino e quindi rimontare, e la Juve sa già come si fa, anche perché il ciclo vincente dei quattro tricolori di fila è iniziato proprio con un sorpasso. Non ci credete? Leggete qua:

Correva l'anno 2011-12 E, scherzo del destino, anche Allegri fu protagonista, in questo caso in maniera negativa per lui e per i rossoneri. Sì, perché il 6 maggio 2012 la Juve vinceva il primo scudetto dell'era Conte proprio ai danni del Milan di Max. Come dimenticare quella fantastica cavalcata trionfante in cui i bianconeri conquistarono il titolo da imbattuti? 

Fu proprio al trentunesimo turno dove la Juve metteva la freccia: mentre il Milan cadeva in casa con la Fiorentina (1-2), gli uomini di Conte vincono a Palermo (2- 0) e conquistano la vetta della classica. Da quel momento, non la molleranno più. Ed ecco che il 6 maggio arriva lo scudetto con la vittoria bianconera a Trieste sul Cagliari e la contemporanea sconfitta milanista nel derby.

Un 6 maggio che non può non rimandarci alla storica data del giorno prima: il 5 MAGGIO. 

Ai danni dell'Inter fu la volta della storica rimonta del 2002, e forse la più amata dai tifosi bianconeri perché consumata ai danni dei nerazzurri. Il sorpasso avvenne proprio all'ultima curva, nell'ultima incredibile giornata di campionato. Anche qui, un trionfo indelebile.

Parlando del terreno di gioco invece, vari sono i motivi per cui vale assolutamente la pena credere allo scudetto con maggior convinzione: Alvaro finalmente si è sbloccato, per la bellezza di 4 gol in tre partite e su cui il tecnico continua a puntare molto per la sua forza fisica ed esperienza. Se prima il rendimento dello spagnolo era stato uno dei problemi maggiori per Allegri, visto che l'ex  ha faticato spesso per trovare la via della rete finora, ora le sue caratteristiche da bomber d'area di rigore stanno ritrovando le certezze smarrite grazie al grande lavoro sulle fasce di Cuadrado e Alex Sandro: straordinari soprattutto nell'ultimo periodo per abnegazione e spirito di sacrificio. Lo spagnolo non è ancora quello della passata stagione in termini di gol, ma tatticamente resta fondamentale per Allegri, che infatti quasi mai rinuncia a lui. Così come Zaza: giocatore dalla miglior media gol realizzativa di sempre; sacrificio, impegno e fiuto del gol fanno parte del suo repertorio più che promettente. Un futuro campione annunciato nell'immediato presente. E poi c'è lui, sempre lui: Dybala, bomber bianconero di questa stagione, decisivo anche entrando dalla panchina. Estro e fantasia non mancano mai. Da una difesa imbattibile ed invalicabile ai gol degli attaccanti, e da quelli di Pogba, in crescita nelle ultime uscite, passa il futuro della Juventus che può contare su una vasta gamma di classe ed esperienza. Impossibile non citare Marchisio: è stato fondamentale per ridare fosforo ed esperienza in mezzo al campo, così come è fondamentale per la Juventus avere a disposizione  Lichtsteiner, il miglior terzino destro della Serie A, instancabile sulle fasce.

Di sicuro a tenere in piedi la baracca è stato nelle ultime settimane anche Gigi Buffon e i suoi compagni stacanovisti di reparto come Bonucci, Evra e Barzagli. Straordinario il numero uno in questo inizio di stagione ed in forma scintillante nonostante i 37 anni di età. Dal suo canto la Juventus è proprio lì, a tre passi vetta e con un jolly nelle tasche di Allegri: il suo pubblico. Un supporto non di poco conto dato che lo Juventus Stadium si è dimostrato sempre un vero e proprio talismano dei trionfi bianconeri da quando è stato inaugurato.