Cerruti (Gazzetta): "Allegri erede ideale di Conte e alla Juve il tempo gli ha dato ragione"

25.08.2020 15:00 di  Rosa Doro  Twitter:    vedi letture
Cerruti (Gazzetta): "Allegri erede ideale di Conte e alla Juve il tempo gli ha dato ragione"
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Nel suo editoriale per La Gazzetta dello Sport, Alberto Cerruti ha parlato del possibile arrivo di Allegri sulla panchina dell'Inter al posto di Conte: "In attesa di sapere se Antonio Conte lascerà davvero l’Inter, bisogna usare il condizionale per parlare del futuro di Max Allegri, il suo sostituto designato. Non è più un mistero per nessuno, infatti, che sarebbe lui il prossimo allenatore nerazzurro se si interrompesse, più o meno bruscamente, il rapporto tra Conte e la società presieduta da Steven Zhang. Con una certezza che non intacca le qualità professionali di Conte, mai discusse da nessuno, ma può e deve tranquillizzare i tifosi dell’Inter. La certezza, cioè, che Allegri sarebbe il suo sostituto ideale per almeno tre motivi. È fin troppo facile incominciare, e non soltanto per motivi scaramantici, dal precedente del 2014 quando Conte abbandonò la Juventus al secondo giorno di ritiro e Agnelli fu costretto a “ripiegare” su Allegri, ancora libero dopo il frettoloso esonero dal Milan. Come è andata a finire lo sanno tutti.

Contestato dai tifosi bianconeri che lanciavano uova all’auto su cui viaggiava con Agnelli, per nulla disposto a cambiare strada per dimostrare di non avere paura, Allegri vinse subito il primo di cinque scudetti consecutivi, e la prima di due finali di Champions, perse soltanto contro il Barcellona di Messi e il Real Madrid di Ronaldo. Precedente beneaugurante, quindi, che si lega al secondo motivo a vantaggio di Allegri, per il suo carattere deciso ma senza la minima traccia di integralismo per le sue idee, in campo e fuori. E infatti, nella sua carriera piena di successi e non soltanto alla Juve, Allegri ha dimostrato di possedere l’eclettismo di Lippi, il buon senso di Ancelotti e la semplicità di Capello, adattando la tattica ai giocatori a disposizione e non viceversa, senza mai arrivare alla rottura con i suoi ex dirigenti, come confermano i suoi ottimi rapporti con Galliani. E poi c’è un terzo motivo che riassume i due precedenti, perché Allegri a livello di esperienza non è certamente inferiore a Conte.  Il tempo, invece, come si è visto anche nell’ultima stagione con Sarri, gli ha dato ragione. E il tempo potrebbe dargli nuovamente ragione sull’altra panchina di Milano. Anche se tra lui e l’Inter c’è ancora un condizionale da sciogliere".