Pochettino: "Non puoi sapere dove ti porta il calcio. Il futuro? Dopo la Champions ci sarà tempo per parlare"

Lunga intervista concessa da Mauricio Pochettino, tecnico del Tottenham ambito dalla Juventus, ai microfoni de La Nacion: “La mia responsabilità è trovare lo spirito di squadra. Un giocatore da solo non può vincere una Champions, non esiste approccio tattico senza desiderio e passione. Per questo sto preparando questa finale in maniera emotiva. Amo le avversità, più grande è l’ostacolo e più penso che ce la farò. Voglio giocare nel miglior modo possibile, se si vuole crescere bisogna giocare contro i migliori. Vincere o perdere la Champions non mi influenzerà, sarò ancora la stessa persona. Non mi importa del giudizio esterno. Voglio vincere per i giocatori, i tifosi, la famiglia del Tottenham, non per me. Non è demagogia, vedere i tifosi godere la vera ricompensa per me”.
Sul suo futuro: “Bielsa? Mi sarebbe piaciuto affrontarlo, sarebbe stato bello vedere il Tottenham contro il suo Leeds in Premier League com’è successo con l’Espanyol quando lui era a Bilbao. Era un sogno e lo sarebbe stato affrontarlo anche in Inghilterra. Se potrà accadere nella stagione 2020/21? Sì, sì, ma sarebbe necessario aspettare ancora un anno e non puoi mai sapere dove ti porta il calcio. Dico così perché non sarò più in Inghilterra? No, non è per questo. Dopo la Champions ci sarà tempo per parlare. Questo è un club con un potenziale enorme e ho un contratto fino al 2024. Ho un presidente che mi ama, mi so divertendo qui. Se vincessimo la Champions il club salirebbe di livello e questo sarebbe di grande aiuto per il futuro di questo club”.