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Corsera - Reja: "A 16 anni mi voleva la Juve. Pirlo non ha eguali"

di Redazione TuttoJuve

Il tecnico dell'Atalanta, Edy Reja, intervistato dal Corriere della Sera, ha rivelato di essere stato vicino alla Juventus all'inizio della sua carriera da calciatore:  "A 8 anni chiedevo a San Nicolò la maglia felpata, le arance e il pallone di cuoio. Non è mai arrivato. Mio padre, viticoltore, si aspettava che, da figlio unico, proseguissi l’attività. Mi chiamava dalla finestra: Ediiiiii. Io ero sotto, al campo, che giocavo. A 16 anni mi voleva la Juve ma io avevo già firmato con la Spal: serviva la firma del padre, la falsificai io. Fammi provare un anno, gli dissi: se non funziona, torno a casa".

Poi si sofferma sui calciatori migliori che abbia mai incrociato: "L’attaccante più forte che ha mai allenato? Klose alla Lazio. Cura fisica maniacale, calcolatore nato. Il difensore?  Biava. Sottovalutato. Mingherlino ma con una lettura del match che non ha nessuno. Il centrocampista è facile? Il rapporto di Pirlo col pallone, e la sua tecnica, non hanno eguali. Leggerezza unica». 

 


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