.

Barillà (La Stampa) a RBN: "Demiral? Non credo in un'esclusione da parte della Juve. Su Rugani..."

di Alessandra Stefanelli

Antonio Barillà, giornalista de La Stampa, ha parlato ai microfoni di Radio Bianconera nel corso di ‘Avanti Madama’: “Emre Can? Credo sia inaccettabile sostenere una guerra, mi aspetto una posizione da parte dell’UEFA. Me la sarei aspettata anche da parte dei club. Da un lato capisco che questi ragazzi non sono completamente liberi. Questa storia ha oscurato anche l’altro filone, quello del razzismo. Adesso è un momento in cui l’UEFA messa all’angolo deve dare una linea dura, deve punire i giocatori, non le Federazioni con le ammende. Demiral? È uno dei più giovani, quindi forse l’impatto che ci può essere non viene valutato fino in fondo e non ha la percezione di quanto il suo messaggio sia importante. Non convocazione col Bologna? Non credo. Se la Juventus avesse voluto prendere una posizione pubblica lo avrebbe già fatto, avrebbero fatto un comunicato. Probabilmente lo hanno rimproverato in privato. C’è una regola FIFA e UEFA che dice che non si possono fare esultanze politiche, in questo caso parliamo di una guerra, di morti. Bisogna intervenire così come si deve intervenire in Bulgaria per il razzismo”.

Su Rugani: “Credo che il fatto che non abbia trovato spazio lo porterà a trovare una nuova sistemazione già a gennaio. Se Rugani vive la situazione da riserva serenamente, nessun problema, alla Juve ci sta. Ma se a Rugani è stato detto che era il futuro e poi prendono De Ligt, è un suo diritto andare a cercare spazio”.