Vialli: "La mia malattia? Adesso sto bene, mi sento fortunato. Scudetto alla Juve a tavolino? Se non si potrà riprendere, meglio non assegnare titoli"

12.04.2020 11:45 di  Giuseppe Giannone   vedi letture
Vialli: "La mia malattia? Adesso sto bene, mi sento fortunato. Scudetto alla Juve a tavolino? Se non si potrà riprendere, meglio non assegnare titoli"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Ex attaccante, tra le altre, anche della Juventus, Gianluca Vialli concede una lunga intervista a "La Repubblica", toccando diversi argomenti: "ll come stai non è più soltanto un convenevole. Abbiamo bisogno di sapere se le persone stanno ancora bene. La mia malattia? A dicembre ho concluso diciassette mesi di chemioterapia, un ciclo di otto mesi e un altro di nove. È stata dura, anche per uno tosto come me. Dura, dal punto di vista fisico e mentale. Gli esami non hanno evidenziato segni di malattia. Sono felice, anche se lo dico sottovoce. Riacquistare la salute significa vedersi di nuovo bene allo specchio, guardare i peli che ricrescono, non doversi più disegnare le sopracciglia con la matita. In questo momento, può sembrare strano ma mi sento quasi fortunato rispetto a tanta gente. Lombardia? Una prova estrema, uno strazio. Come si combatte la voglia di morire? Pensando ai desideri, concentrandosi su quanto ci piace davvero, e su quanto vogliamo che ogni cosa ritorni. Non bisogna sentirsi egoisti e non si deve permettere al cervello di andare da un’altra parte. La malattia nel mio caso è un viaggio.

Un percorso di introspezione, un’opportunità. La malattia è un’esperienza di cui avrei fatto volentieri a meno, però è successo e allora cerco di metterla a frutto. Si diventa quello che si è. Dovremo dare più spazio alla solidarietà: non recinti più alti, ma tavoli più lunghi. Le società di calcio dovranno essere anche piattaforme di sviluppo sociale, un luogo condiviso dal quale ripartire. Vorrei che la famosa frase “quello che conta è la salute” diventasse davvero centrale. Vorrei che non accettassimo più nessun taglio alla sanità pubblica. Vorrei che non crollassero più i ponti, e che la sicurezza delle persone diventasse prioritaria. Vorrei che ci ribellassimo a queste città piene di smog che uccide: e qualcuno aveva addirittura preso in giro quella magnifica ragazzina, Greta. Scudetto alla Juventus a tavolino? No, non questo. Non dopo quanto sta succedendo. Se si potrà chiudere la stagione in qualche modo, in totale sicurezza, bene. Altrimenti, meglio non assegnare il titolo".