Pedullà: "Zaza, bacio da scudetto"

14.02.2016 20:45 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Pedullà: "Zaza, bacio da scudetto"
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Ogni signora a San Valentino sogna di risvegliarsi tra mille attenzioni, magari scartando un cioccolatino. Meglio ancora se quello classico, che nell'arco di sole 24 ore fa schizzare il fatturato annuale della Perugina. Ebbene la Signora, quella Vecchia e ammantata di bianconero, si è risvegliata in testa alla classifica e il suo bacio l’ha scartato ieri sera in anticipo, recapitatogli al minuto 88 della partita (sin qui) più importante della stagione dal suo innamorato Simone Zaza. L’attaccante lucano, che era subentrato a Morata mezzora prima, ha tirato fuori dal cilindro il coniglio da 3 punti proprio quando la gara sembrava incanalata sullo 0-0. Nulla ha potuto fare Pepe Reina sul suo sinistro da fuori, complice anche la deviazione del compagno e connazionale Raul Albiol. Lo Stadium è venuto giù all’improvviso, malgrado fosse già entrato nell’ordine di idee di rinviare l’operazione sorpasso. La Juventus, grazie alla quindicesima vittoria consecutiva, non ha semplicemente spodestato il Napoli, ma lo ha fatto coronando una rimonta che ha già ampiamente sfondato i confini dell’epica. Lo scorso 28 ottobre, dopo la sconfitta del “Mapei Stadium” contro il Sassuolo, i bianconeri, sprofondati nella seconda metà della classifica, contavano 11 punti di ritardo dalla Roma, ai tempi capolista, e 9 dal terzetto composto da Napoli, Fiorentina e Inter. Tre mesi e mezzo dopo son tornati dove avevano concluso gli ultimi quattro campionati, sognando un sensazionale pokerissimo dopo essere riusciti, momentaneamente, a vincere una corsa su ben quattro squadre quotate.

 

Tornando a Simone, con la perla di ieri sera ha migliorato ulteriormente la sua straordinaria media realizzativa stagionale: un gol ogni 79 minuti, considerando tutte le competizioni. Nel dettaglio, Zaza è andato a segno 4 volte in Serie A, 1 in Champions League e 2 in Coppa Italia, per un totale di 7 reti in 552 minuti giocati. Chapeau al cospetto di un ragazzo che mai si è perso d’animo, pur sapendo di non occupare uno dei primi due posti nelle gerarchie di Max Allegri. La ventiquattrenne punta è stata bravissima a respingere le sirene estere che si erano manifestate sia in estate che a gennaio: aveva voluto fortemente la Juve, che da Sassuolo aveva deciso di riportare alla base prima lui di Berardi (attirandosi anche gli strali di qualche solone improvvisato), e adesso sta dimostrando di meritarsela. Un amore, quello tra Zaza e la Juventus, sbocciato il 9 luglio del 2013, allorquando, nel giorno del 7° anniversario del Mondiale di Berlino, la società piemontese ufficializzò l’acquisto del giocatore a titolo definitivo dalla Sampdoria (Marotta e Paratici lo conoscevano bene…), che nell’operazione mette le mani sulla metà di Gabbiadini, e la contestuale cessione in comproprietà al Sassuolo. Simone, che era reduce dalle 18 reti siglate in B con l’Ascoli, anche in Emilia ha confermato appieno le sue qualità, entrando in 20 occasioni nel tabellino dei marcatori nell’arco di un biennio. Nel frattempo il Sassuolo - storia del 2014 - aveva risolto a proprio favore la compartecipazione, prima che l’istituto andasse in pensione. Ma la Juve, che aveva già formalmente incassato 11 milioni dal sodalizio di Squinzi per il cartellino di Zaza, si era riservata un diritto di riacquisto a 18 milioni (pagabili in tre anni), poi puntualmente esercitato il 7 luglio del 2015.

 

Queste le tappe recenti della carriera di Simone, mentre andando a ritroso, va detto che il prestante centravanti (186 cm per 83 kg), nato a Policoro il 25 giugno del 1991, aveva dovuto girovagare un bel po’ prima di consacrarsi ai massimi livelli. Sintetizzando al tempo presente, il mancino della Basilicata muove i primi passi nella scuola calcio Stella Azzurra Bernarda, ma a 11 anni entra già in orbita Atalanta, che decide di mandarlo a maturare in una società pisana gemellata, il Valdera, per poi farlo rientrare a Zingonia nel 2006 per fargli ultimare la trafila nel settore giovanile. Domenica 1 marzo 2009 Gigi Delneri gli regala la gioia del debutto nella massima serie, concedendogli uno spezzone al posto di Ferreira Pinto nel finale di Atalanta-Chievo. Con la casacca della Dea raggranella altre due presenze, prima di accasarsi a parametro zero alla Sampdoria, che nella stagione 2011-12 lo gira in prestito prima alla Juve Stabia (4 presenze, zero gol) e poi al Viareggio in Lega Pro - Prima Divisione (11 reti in 18 apparizioni). Del resto, da Ascoli in poi, vi abbiamo già parlato. Per completare il quadro va aggiunto che Simone, dopo i gettoni collezionati con le rappresentative juniores azzurre (dall’Under 16 all’Under 19), è entrato da subito nella prima Italia di Antonio Conte, che all’inizio del suo corso gli aveva affidato le chiavi dell’attacco unitamente a Ciro Immobile. Dopo 7 presenze e 1 segnatura, contro la Norvegia il 9 settembre del 2014, Zaza era un po’ uscito dal radar azzurro, ma poi il ct - suo grandissimo estimatore - ha ricominciato a convocarlo. Euro 2016 è un suo grande obiettivo, per centrarlo l’attaccante sa che dovrà ritagliarsi più spazio possibile nella Juve. E se arrivassero altri gol pesanti, come quello di ieri che può valere lo scudetto, di certo la strada verso la Francia si farebbe decisamente in discesa. Intanto, la Signora si gode il bacio del sorpasso firmato Simone Zaza, consapevole del fatto che il Napoli farà di tutto, fino alla fine, per agguantare quel titolo che alle falde del Vesuvio manca dai tempi di Diego.  Lo riporta Alfredo Pedullà.