ALLEGRI NON VUOLE CALI E SPIEGA TUTTI I RUOLI

19.04.2024 09:00 di  Massimo Pavan  Twitter:    vedi letture
ALLEGRI NON VUOLE CALI E SPIEGA TUTTI I RUOLI
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Massimiliano Allegri non vuole cali di tensione, sa benissimo che la gara con il Cagliari è particolarmente impegnativa e ci vorrà una Juventus in versione importante per provare a portare a casa i tre punti: "Il Cagliari delle otto vittorie che ha fatto quest'anno ne ha fatte sei in casa, facendo 23 punti su 31 in casa. È una delle prime squadre che fa tanti gol negli ultimi gol, con tanti giocatori che hanno fatto gol subentrando. Quindi sarà una partita molto difficile e complicata come è sempre difficile giocare a Cagliari. Avranno i tifosi che spingono. Loro si giocano la salvezza e noi ci stiamo giocando il posto dentro la Champions e bisogna fare una partita giusta. Dopo la partita, vedremo le condizioni fisiche di quelli che saranno in grado martedì di affrontare la Lazio. Però andiamo un passettino alla volta senza bypassare la partita di domani che è una partita talmente importante che in questo momento una vittoria ci consentirebbe di fare un bel salto in avanti". 

Allegri non ha rimpianti:  "Per quanto riguarda la differenza tra prima e seconda parte di stagione, nella seconda parte potevamo fare meglio, abbiamo la possibilità sempre di poter migliorare. Per quanto riguarda il mercato ci pensa sempre la società e quello che è stato fatto non lo possiamo cambiare. Sono state fatte cose in funzione della squadra però in questo momento bisogna pensare alle prossime sei partite e soprattutto a quella di domani che è molto difficile e complicata". 

Tutti i giocatori sono importanti, ma serve una reazione da parte dell'attacco, a partire da Yildiz e Chiesa: "Spero che Szczesny indovini soprattutto per Yildiz sul pallone d'oro. Però nei giudizi bisogna andarci molto piano perché poi dopo la carriera è lunga e Yildiz ha grandissime qualità tecniche. Ma è normale che debba fare un percorso come tutti i giocatori. Io gli auguro di fare una carriera straordinaria poi non so se ha le qualità per vincere il Pallone d'oro perché credo che sia una cosa molto molto difficile. Però diciamo che sono molto contento di quello che sta facendo. Per quanto riguarda alternativa a Chiesa sono due giocatori che giocano più o meno nella stessa posizione e hanno lo stesso ruolo. Chiesa potrebbe giocare anche a destra ma negli ultimi anni ha giocato di più a sinistra. Direi che sono contento di quello che sta facendo Chiesa. Lui deve pretendere più da se stesso e per quanto riguarda sabato ci sono stati sfoghi peggiori di altri giocatori. Fa parte del momento in cui un giocatore esce e vorrebbe rimanere in campo per giocare. Però quando l'allenatore fa delle scelte lo fa in funzione della squadra. Tra l'altro Chiesa, contro il Torino, ha fatto molto bene i primi 15 minuti fornendo un assist, si era mosso molto bene. Nel secondo tempo ha avuto un'occasione dove ha tirato in porta ed è stato ribattuto da Danilo. Peró Federico è un giocatore importante per noi. Gioca? Devo valutare tra lui e Yildiz chi giocherà. La fase difensiva deve essere un punto di forza non solo di questa squadra, ma anche delle squadre che ho sempre allenato perché comunque il calcio è cambiato in tante cosa, ma l'unica cosa che non è cambiata è la differenza reti. E da li passano i numeri per vincere o perdere un campionato. Quindi, in questo momento qui, la squadra sta facendo bene. Abbiamo Kean fuori perché comunque è in differenziato, Milik sta rientrando. Altrimenti non avrei cambi in panchina, soprattutto ora con cinque cambi che possono determinare le partite. Domani affrontiamo una squadra che è la prima in classifica per gol da subentri e quindi diventano determinante. Chiesa ha 26 anni, 27 quest'anno e sta entrando nel periodo migliore per un atleta e un giocatore. Vlahovic è un 2000, fa quest'anno 24 anni e sta crescendo veramente molto bene. Quindi avranno, Chiesa un po' meno, Vlahovic di più come anni di carriera, però direi che hanno un futuro roseo importante".

Allegri non si fa influenzare dal mercato: "Le voci le viviamo normalmente, perchè non è la prima volta. In questo periodo ci sono delle voci su giocatori e allenatori. Noi dobbiamo essere concentrati: ho detto ai ragazzi si lavora dal 15 luglio si lavora per 6-7 mesi per raggiungere gli obiettivi, per essere a marzo dentro gli obiettivi. Siamo ad aprile, siamo dentro la Coppa Italia e possiamo qualificarci tra i primi 4 posti e ora ci si gioca l'obiettivo per cui si è lavorato. Ora viene il bello e bisogna avere chiaro l'obiettivo davanti e sapere che bisogna andare prenderlo. In questo momento bisogna guardare al nostro obiettivo. Ora stiamo lavorando per andare in Champions e qualificarci nella finale di Coppa Italia. Una volta raggiunti gli obiettivi la società dirà le strategie per il futuro della squadra".

La sfida è delicata, la Juventus se non vince rischia di fare in trasferta peggio dell'era Zaccheroni, inanellando una serie pessima, serve una svolta in positivo anche per guardare con ottimismo alle ultime gare di stagione,.

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