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Tesser su Di Gregorio: "Portiere da Juventus, è tra i migliori in Italia. L'esplosività lo accomuna a Peruzzi"

Potrete riascoltare uno stralcio dell’intervento a “Cose di Calcio” in onda su Radio Bianconera (visibile sui canali 60 e 68 di HBBTV e su Smart TV Samsung fruibile sul numero 4518).
30.04.2024 14:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Tesser su Di Gregorio: "Portiere da Juventus, è tra i migliori in Italia. L'esplosività lo accomuna a Peruzzi"
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La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex tecnico di Michele Di Gregorio al Pordenone nella stagione 2019/2020, Attilio Tesser, per parlare approfonditamente del portiere accostato di recente alla Juventus e non solo:

Potrete riascoltare uno stralcio dell’intervento a “Cose di Calcio” in onda su Radio Bianconera (visibile sui canali 60 e 68 di HBBTV e su Smart TV Samsung fruibile sul numero 4518).

Che ne pensi dell'accostamento di Di Gregorio alla Juventus?

"Mi fa molto piacere, penso davvero lo meriti tutto. E' cresciuto sempre di più negli ultimi anni, il suo potenziale lo stiamo ammirando a Monza e leggo sempre cose positive su di lui all'interno dei giornali. Sinceramente sono solo molto contento per lui".

Rispetto a quando lo hai allenato nell'esperienza di Pordenone, come è oggi rispetto ad allora?

"Ha fatto uno step di crescita in più, poi lo ha aiutato tantissimo anche il lavoro svolto con Leonardo Cortiula (preparatore dei portieri delle squadre di Tesser ndr). Michele veniva da un'esperienza di un anno in un campionato di Lega Pro, noi eravamo neopromossi e conoscevamo molto bene il suo enorme valore. Abbiamo cominciato la Serie B con il più esperto Bindi che successivamente si è fatto male, così è riuscito ad esordire. I compagni lo chiamavano 'tigre' e lo stimavano davvero tanto, era difficile infatti fargli gol in allenamento. Il miglioramento più importante lo ha fatto a livello di personalità e sicurezza, poi è riuscito a trovare la fiducia nei suoi mezzi che per un portiere è sempre molto importante".

Oggi, dunque, è un portiere da Juventus?

"Sinceramente sì, ha delle doti da portiere importante. La sua, poi, è una crescita costante, è partito dalla Lega Pro per arrivare in Serie A e si è consolidato con il Monza in cui ha vinto anche il campionato. E' sicuramente pronto per una grande".

Potrebbe raccogliere l'eredità importante della scuola italiana dei portieri bianconeri, tra le cui fila annovera due monumenti come Zoff e Buffon.

"Sarebbe un'eredità molto importante, i nomi fatti (Zoff e Buffon ndr) potrebbero far venire i brividi a qualcuno. Penso che Michele sia uno dei migliori portieri nel panorama italiano, per cui merita una chance di poter essere in un grande club".

L'unica sfortuna, forse, è che non ha ancora trovato il modo di esprimere il suo potenziale in nazionale.

"E' vero, ma ci sono portieri importanti ancora giovani come Donnarumma e quelli che sono esplosi come lui. Nel giro di un paio d'anni ci arriverà anche lui, sono veramente convinto di questo per via delle sue grandi qualità".

Come era il tuo rapporto con lui?

"Meritava di giocare per le sue qualità, ma c'era un altro portiere che era titolare in quel momento. Col Pordenone abbiamo giocato a Udine e durante la sua prima partita, ricordo una respinta in mezzo all'area e successivamente un balzo felino per opporsi alla conclusione avversaria. Ho ancora negli occhi la sua parata eccezionale e ricordo il boato dei 5mila presenti, quello fu l'episodio che gli fece rompere il ghiaccio e non lo fece più fermare. E anche quando tornò Bindi, il titolare poi fu Di Gregorio".

L'ex bianconero Angelo Di Livio, nell'intervista di ieri, ci ha detto che Di Gregorio gli ricorda un po' Peruzzi. Pensi la stessa cosa?

"Potrebbe andar bene per la struttura, è un portiere tutto esplosivo. Michele è più robusto di Szczesny e Perin, ha un'esplosività pazzesca ed è qualità che lo accomuna a Peruzzi. E' un portiere che para, solido, davvero molto forte".

Non hai allenato solo Di Gregorio, ma anche un ex obiettivo bianconero come Scamacca che sta facendo bene all'Atalanta.

"Non si tratta di far bene o male, è una questione più di crescita e di come ti trovi nel nuovo club. Sono quelle sfumature importanti che possono far crescere i ragazzi, Gasperini stesso che è molto esigente. Scamacca è un ragazzo che ha delle qualità importanti fisiche e tecniche, ma non è mai stato continuo pur avendo delle giocate importanti. Ora sta trovando fiducia, per questo sembra che le cose gli riescano anche più semplicemente. Poteva tranquillamente far parte della Juve, ma c'è bisogno di uno step intermedio come l'Atalanta che è un grande club. E' questa la prospettiva: qui può giocare, invece i bianconeri per storia e tradizione hanno sempre bisogno di giocatori già pronti".

Si ringrazia Attilio Tesser per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.