Sportitalia - Tacchinardi: "Conte-Juve? Forse si è rotto qualcosa a causa del mercato"

22.07.2014 23:15 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Sportitalia - Tacchinardi: "Conte-Juve? Forse si è rotto qualcosa a causa del mercato"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Alessio Tacchinardi è intervenuto a "Calciomercato live", su Sportitalia. Ecco le parole dell'ex centrocampista della Juventus, riprese da Tuttojuve.com:

Cosa ne pensi di questo ko di Morata?
"Diciamo che i presupposti non sono positivi. Dopo quello che è successo con Antonio, che ha lasciato il ritiro dopo un giorno, hanno preso velocissimamente Allegri che si è dovuto imporre subito. Ha subito una piccola contestazione ai cancelli di Vinovo. Hanno preso Morata che si è fatto male. Insomma, non parte nel migliore dei modi questa avventura di Allegri, di questa Juve che secondo me è rimasta spiazzata dalla perdita del suo condottiero. Penso che Conte fosse veramente il valore aggiunto di questa società. Hanno perso veramente tanto. E per Morata non parte sotto i migliori auspici la stagione".

Ha sentito Conte? Può dirci qualcosa sulle ragioni questo addio?
"Personalmente ho visto Antonio un paio di mesi fa, ma non siamo mai entrati in questo argomento. E lo avevo visto anche abbastanza sereno. Ma la cosa che mi era sembrata strana nell'ultima parte del campionato, è quando lui ha cominciato a dire che si sarebbe guardato intorno, avrebbe valutato eventuali offerte. Aveva appena vinto il campionato e buttare subito questa bomba, dicendo che sarebbe potuto andare in un'altra società o che non si può mangiare in un ristorante con 10 euro a persona, era evidente che c'era un malessere generale. Quando c'è stato l'incontro con la società ed è uscito un tweet della stessa società, molto freddo, molto scarno - 'Antonio Conte allenatore per la prossima stagione' - mi è sembrato che si fosse rotto qualcosa, penso sul discorso del mercato. perchè Antonio continuava a dire che voleva giocarsela alla pari con gli altri, con le super potenze europee che hanno tanti soldi da spendere. Per come è fatto lui, essendo un vincente, vuole giocarsela, vuole provare a giocarsela alla pari con Barcellona, Madrid, Manchester City. La sensazione è che lui abbia provato a fare l'estate e poi a ritornare per vedere quali erano le sue sensazioni. Antonio è un sanguigno, un viscerale, è uno che dà il 200%: se non ha entusiasmo, se non ha voglia di andare all'allenamento con lo stesso entusiasmo, secondo me è meglio per tutti, per la Juve e per lui, perchè un Antonio Conte al 50-60% può solo fare danni alla Juve. Ha bisogno lui di arrivare al campo con quella voglia che ha sempre avuto negli ultimi 3 anni".

Quindi una scelta più di testa che di pancia?
"Secondo me sì, perchè lui non ha voglia di smettere di allenare, ma ha sempre voglia di avere stimoli altissimi e fortissimi. Lui ha provato a passare l'estate, ma quando è rientrato non sentiva pià quel fuoco che aveva dentro. lui vuole sempre che i giocatori mangino l'erba, ma se vuoi che mangino l'erba, devi trasmetterglielo tu.  Antonio è davvero uno passionale, se non ha quello è meglio che si faccia da parte. Meglio per tutti. La Juve quest'anno ha veramente un compito difficile, perchè le altre si stanno rinforzando molto e lei viene da un condottiero perso. Dovrà veramente essere bravo Allegri". 

C'è rischio che ci sia un calo di motivazioni nei giocatori?
"La situazione attuale mi sembra molto simile a quella che c'era quando io giocavo alla Juve, negli anni di Lippi. Era arrivato il mister con grandissima fame, abbiamo vinto subito il campionato, poi la Champions League, la Coppa Italia, abbiamo fatto delle annate ad altissimo livello. Poi è andato via ed è arrivato Ancelotti  e la piazza non ha mai avuto un grande feeling con questo allenatore. I giocatore sentono questa cosa. Allegri non si discute, è un grandissimo allenatore e lo ha sempre dimostrato negli anni, variando anche sistemi di gioco. praticando un calcio molto divertente, molto veloce, molto dinamico. A questo gruppo ora manca una guida e Allegri dovrà essere bravo a trovare la chiave per entrare nella testa di ognuno dei giocatori, soprattutto quelli più importanti. Adesso è comprensibile che abbiano uno sbandamento".

Quale allenatore avrebbero accettato i tifosi?
"Sui social network hanno scritto che volevano me come allenatore o magari mi avrebbero voluto come secondo di Gianluca Vialli. La mia sensazione, andando allo Stadium, è che ci fosse una juventinità forte. Non c'erano undici uomini in campo, ma 40.000 sugli spalti che venivano giù a cascata, con l'allenatore e i giocatori in campo. C'era questa sensazione di juventinità che il tifoso juventino voleva e che Antonio aveva portato avanti negli ultimi anni. Adesso questo cordone ombelicale un po' si è rotto. Allegri è un altro personaggio, ha fatto un'altra storia nel mondo calcistico. E' un grande allenatore ma non ha questa juventinità. Non è stato ben visto, ma io spero che questi tifosi parlino con la società perchè questa juventinità deve tornare. La Juve ha bisogno di quello stadio, dei tifosi. E' uno stadio che spinge molto se la tifoseria è unita. Con Ancelotti, alla prima sconfitta i tifosi incolpavano l'allenatore. Serve un gruppo unito come con Conte, ma non sarà facile".