Cagliari, Pisacane: "Vittoria frutto di ciò che stiamo seminando. Tenuto a tratti possesso palla contro squadra importante come la Juve"

16.03.2024 17:30 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Cagliari, Pisacane: "Vittoria frutto di ciò che stiamo seminando. Tenuto a tratti possesso palla contro squadra importante come la Juve"
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© foto di Luca Di Leonardo

Fabio Pisacane, tecnico della Primavera del Cagliari, ha commentato il successo sulla Juventus ai microfoni dei cronisti. Ecco quanto raccolto da TuttoCagliari.neti: 

E' arrivata una risposta importante.

"Dopo una partita vinta si può dire ciò che si pensa veramente della partita precedente. Come ho detto ai ragazzi in settimana, è come se non l'avessimo giocata: non siamo abituati a giocare su un campo del genere sia per concetti e principi che per struttura. Noi siamo una squadra con giocatori rapidi e arzilli, passatemi il termine. La vittoria di oggi è frutto di ciò che stiamo seminando da tanto tempo: abbiamo visto una squadra che a tratti aveva la palla e la Juve è una squadra importante. I ragazzi ci credono sempre di più, sanno che quando hanno sbagliato qualcosa è stata solo colpa nostra e sia io che i ragazzi mai ci aggrapperemo agli alibi. Io ci ho costruito una carriera da calciatore e sono sempre andato avanti, questo è quello che cerco di infondere ai ragazzi".

Si è visto un buon primo tempo e anche parte del secondo, oltre alla capacità di stringere le maglie. 

"E' impensabile fare 90' all'arrembaggio, anzi. Se analizziamo i dettagli, la partita doveva avere una gestione diversa, soprattutto nel rush finale. Abbiamo sbagliato tanti passaggi, abbiamo sbagliato tante ripartenze. Sullo 0-0 ho messo Marini come terzo di difesa perché volevo aggredire uno contro uno la Juve e questo ci ha permesso poi di stringere le maglie".

Quanto è importante la stabilità difensiva?
"Questo è il crocevia di quello che è stato il nostro campionato perché se poi su quel tiro prendiamo gol, abbiamo la fotografia di un'altra squadra. So che manca ancora tanto per completare l'opera, ma i ragazzi devono capire che se per caso ci gira male un'azione non dobbiamo scioglierci come neve al sole. La squadra deve fare uno step da un punto di vista mentale. Oggi abbiamo sicuramente da dire che purtroppo la giovane età ti porta ad avere questa mancanza, ma con il tempo devi colmare questo gap".

Achour è sempre più decisivo.
"Inutile ripetere sempre le stesse cose. Anche Vinciguerra ha fatto una grandissima partita, ma capisce che l'ultimo passaggio è fondamentale e poteva andare ancora più forte: con questo voglio dire che una sola volta ha fatto la scelta giusta e Achour ha fatto gol. Da fuori poi analizzate quello che vedete a livello di praticità del giocatore e Achour è un giocatore pratico, che sa muoversi, sa attaccare la profondità e poi ha il killer instinct che non gli insegno io, ma che ha lui".

Anche a livello tecnico è molto dotato, anche sulle palle da fermo.

"Lui balisticamente è un giocatore che ho scoperto quest'anno. In settimana quando si provano i calci piazzati, lui veniva a tirare e io quasi sorridevo. Poi a Budoni fece gol su punizione in amichevole. Quello che lo contraddistingue è la grandissima personalità, sa quello che vuole".