Villas Boas: "Il mio futuro si chiama Porto"

Il mister portoghese giura fedeltà al suo attuale club
11.05.2011 17:30 di  Domenico Aprea   vedi letture
Villas Boas: "Il mio futuro si chiama Porto"

L'allenatore del momento, Andrè Villas Boas, non ha alcuna intenzione di cedere ai corteggiamenti dei numerosi club europei che lo stanno seguendo. Il tecnico lusitano, che è uno dei candidati alla successione di Gigi Delneri sulla panchina della Juventus, dice a chiare lettere di voler restare alla guida del Porto anche per la prossima stagione. Lo Special Two, così definito perché cresciuto sotto l'ombra e gli insegnamenti di José Mourinho, sta dando spettacolo in Portogallo con i suoi "dragoes"; dopo aver vinto il campionato, la squadra cercherà di portare a casa anche l'Europa League, nella finale in cui affronterà un altro club portoghese, lo Sporting Braga. Stando alle parole pronunciate in conferenza stampa, Villas Boas non seguirà, almeno per ora, le orme dello Special One che, dopo aver vinto una storica Champions League con il Porto nel 2003-2004, abbandonò il bel clima lusitano per approdare nella grigia Londra, al timone del Chelsea di Roman Abramovich: "Il mio futuro, come sapete, è assolutamente legato al Porto -assicura Villas Boas- .Non sono a conoscenza di alcun interesse da parte di altri club". Per strappare il giovane mister classe '77 al club dei dragoni, la Juventus dovrebbe sborsare una cifra davvero sostanziosa (si parla di una clausola rescissoria di 15 milioni di euro).

Le parole dell'ex assistente di Mourinho ai tempi dell'Inter possono senz'altro appartenere alla verità; un altro anno di gavetta potrebbe servire a Villas Boas per consacrarsi definitivamente senza rischiare di bruciarsi in un top-team. C'è da aggiungere però, che queste dichiarazioni possono anche essere di circostanza, per far sì che il prezzo per strapparlo al Porto aumenti sempre più, così come la concorrenza, in un'asta che farebbe bene solo alla bottega d'oro del club biancoblu. In fondo il mister nato ad Oporto è pur sempre "figlio" della scuola di pensiero dell'attuale tecnico del Real Madrid, quindi tutto può succedere. Le percentuali di un addio al Porto per approdare alla Juventus, in questo momento, possono essere cento, come possono essere "zeru".