UN BAGNO DI UMILTA'

30.10.2020 00:05 di  Massimo Pavan  Twitter:    vedi letture
UN BAGNO DI UMILTA'
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Se qualcosa non va bisogna ripartire dalle basi, analizzare, capire, ma soprattutto evitare voli pindarici. Oggi come oggi la Juventus deve tornare ad essere una grande squadra e per farlo deve tornare ad essere solida e compatta. Oggi non lo è, ieri, in particolare ma anche domenica con il Verona, c'era la sensazione, molto brutta che ogni azione dell'avversario potesse portare ad un pericolo. Non va bene, perchè la difesa che l'anno scorso nella parte finale di stagione non era andata bene, deve sicuramente tornare ad essere un reparto convincente.

BAGNO DI UMILTA' - la Juventus ha affrontato il Barcellona con Dybala, Morata, Kulusevski, Chiesa e Cuadrado, cinque giocatori offensivi, che hanno funzionato in parte in fase di attacco, ma non hanno funzionato per nulla in fase di difesa, perchè si è visto che rincorrere gli avversari non è bello.Ci vuole un assetto quando giochi con certi avversari ed un altro quando giochi contro i più forti.

Va bene la mentalità offensiva, il voler imporre il gioco, ma per farlo bisogna anche avere i mezzi giusti che possano supportare e sopportare tale gioco.

La Juventus oggi come oggi, è forte ma è anche un cantiere dove forse manca un pò di umiltà e dove c'è la presunzione di poter fare cose perchè ti chiami Juventus, ma non è così.

L'umiltà la devi acquisire nel metterti con lo spirito da battaglia, che non vuole dire avere un espulso a partita come sta succedendo, la voglia di lottare che abbiamo visto anche in alcuni tratti delle gare in dieci uomini e soprattutto la voglia di sentirsi più un gruppo. Bernardeschi che entra così scarico nel finale è un giocatore demotivato che non può offrire così poco. Certi errori visti con il Verona, ma anche ieri, per esempio Demiral a inizio partita che lancia Messi è qualcosa che non può accadere.

Serve giocare semplice, acquisire fiducia per poi piano piano salire i gradini, oggi questa Juventus vuole correre, ma nemmeno riesce ancora a camminare.

Aspettiamo qualche partita per un giudizio, ma partiamo dalla testa, dalle soluzione semplici, dal concretizzare le occasioni e poi dal soffrire per portare a casa i risultati. Spezia e la partita di Champions in Ungheria incombono, questa volta il risultato non può che essere uno.

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