MAROTTA a Il Giornale: "Mai in altro club, Champions con la Juve. Non temiamo Var, vogliamo 7° Scudetto. Paratici mia creatura. Difesa? C'è Caldara, ma faremo qualcosa. Su Allegri, Dybala, Pirlo e Buffon ..."

12.11.2017 09:16 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
MAROTTA a Il Giornale: "Mai in altro club, Champions con la Juve.  Non temiamo Var, vogliamo 7° Scudetto. Paratici mia creatura. Difesa? C'è Caldara, ma faremo qualcosa. Su Allegri, Dybala, Pirlo e Buffon ..."
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

L'amministratore delegato della Juventus Giuseppe Marotta ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano Il Giornale, firmata da Davide Pisoni in collaborazione con Domenico Latagliata. Il dirigente bianconero ha toccato numerosissimi argomenti sintetizzati da Tuttojuve:

 

"AGNELLI HA CREATO MODELLO VINCENTE" - "I 94 anni di proprietà Agnelli fanno la differenza rispetto alle altre proprietà americane o cinesi? Avere una famiglia così longeva alla guida del club significa senso di appartenenza. Un Agnelli alla presidenza è un valore aggiunto". Un bilancio da record: ricavi a 562,7 milioni di euro e utile di 42,6. "Andrea Agnelli ha creato un modello vincente. Il core business è fare calcio. Ma devi avere alle spalle una squadra invisibile che ti supporti in tutto. Lui è stato lungimirante, con due principi: la competenza e la delega. E tutto alla Juve è volto alla vittoria".

"COLPO DAL 100 MLN OGNI ANNO? NON E' PENSABILE" - "Con questa filosofia abbiamo la forza per poter fare ogni anno un colpo da 100 milioni? Per Higuain si è creata un’opportunità d’uscita dal Napoli in un momento storico in cui noi abbiamo ritenuto di fare quell’investimento. Ma non si può pensare di farlo tutti gli anni. Non c'è un Pogba da vendere ogni anno? Quel trasferimento l’abbiamo chiuso prima della definizione del passaggio di Paul allo United, che era comunque prevedibile e ovviamente ha facilitato l’affare del Pipita".

"ADDIO ALVES FULMINE A CIEL SERENO" - "Tra gli addii di Bonucci e Dani Alves quale ci ha obbligato a rivedere i piani? Quello del brasiliano. Fulmine a ciel sereno. Lui ha fatto una scelta che sembrava essere il City, poi è arrivato il Psg. C’è stato un momento di contrasto, perché ho fatto valere il rispetto del professionista nei confronti della Juventus".

"ALLEGRI NON E' CAUSA DELLA CESSIONE DI BONUCCI" - "Rinnovando Allegri sapevamo che Leo avrebbe potuto chiedere la cessione? Premetto che l’allenatore non è la causa. Eravamo preparati perché nelle discussioni che normalmente si fanno erano emerse delle insoddisfazioni del giocatore". 

"SQUADRA RINNOVATA OGNI ANNO? E' UNA SFIDA" - "Perché la Juve ogni anno si ritrova a costruire e smontare il giocattolo? È una sfida. Ovviamente da una parte c’è sempre attenzione alle esigenze finanziarie, ma dall’altra si vuole ottenere il massimo dei risultati sportivi. È mancata solo la ciliegina, ma gli scudetti e due finali Champions in tre anni promuovono i mercati fatti".

"MATUIDI NON E' STATO STRAPAGATO" - Matuidi è stato strapagato? Non sono d’accordo. Venti milioni più bonus per un giocatore integro fisicamente che aggiunge personalità sono sostenibili. Se si pensa che abbiamo venduto Bonucci a quaranta".

"DIFESA? C'E' CALDARA, MA QUALCOSA VA FATTO" - "La prossima estate priorità alla difesa? C’è Caldara,ma la carta d’identità dice che qualcosa va fatto. E lo faremo".

"ZOCCOLO DURO SEMPRE MADE IN ITALY" - "Lo zoccolo è duro da rifare, sarà sempre made in Italy? Sono convinto che se vuoi vincere in Italia lo zoccolo duro deve essere sempre costituito da italiani. Quando vanno sui campi di provincia, gli stranieri fanno fatica a capire che contro la Juventus ogni squadra esprime sempre il massimo".

"QUESTA LA MIA JUVE PIU' EQUILIBRATA" - "Se questa è la mia Juve più forte? Si dice sempre che l’ultima è la più forte. Io dico che questa è la squadra più equilibrata".

"PARATICI MIA CREATURA" - "Io parlo sempre al plurale perché condivido il merito con i collaboratori. Ho l’orgoglio di dire che Paratici, il direttore sportivo, è una mia creatura".

"JUVE AL 70%" - "Qual è il potenziale espresso finora dalla squadra? Siamo al settanta per cento".

"NAPOLI GIOCA MEGLIO? OGNI SQUADRA HA SUO DNA" - "Il Napoli gioca meglio? Ogni squadra ha un suo dna. La Juve è quel calzettone strappato che Boniperti aveva in ufficio".

"CHAMPIONS? HA VINTO SEMPRE LA PIU' FORTE" - "Champions? Dipende da molti fattori. A Istanbul siamo stati eliminati perché ha nevicato. Ma negli ultimi anni ha vinto sempre quella che ritenevo la squadra più forte".

"NON MI VEDO IN ALTRO CLUB, SFIDA CHAMPIONS" - "Il mio futuro? Il mio percorso non è finito. C’è questa sfida di volere a tutti i costi arrivare alla Champions. Poi non mi vedrei in un’altra società; quando Agnelli lo vorrà, mi vedo in ambito federale".

"ALLEGRI SI CONCILIA ALLA PERFEZIONE COL NOSTRO MODELLO" - "La qualità principale di Allegri? La società viene prima di tutto. Nella classe dirigente considero anche l’allenatore, che deve essere coerente con la linea aziendale: allenatori che non lo sono, alla Juve non troverebbero spazio. Allegri si concilia alla perfezione con il nostro modello".

"NON TEMIAMO VAR, VOGLIAMO 7° SCUDETTO" - "Il Var può essere la motivazione per il settimo scudetto, per zittire chi dice da sempre che la Juve è favorita? Noi comunque abbiamo l’obbligo di vincere. Siamo costruiti per lo scudetto, non conquistarlo sarebbe una sconfitta. Non temiamo il Var, anzi può legittimare le nostre vittorie. Ad esempio noi abbiamo già tirato gli stessi rigori - tre - della scorsa stagione. Poi li abbiamo sbagliati...".

"DYBALA NON HA AVUTO TEMPO DI ESSERE TALENTO". "Che cosa succede a Dybala? Non ha avuto il tempo di essere talento: è diventato subito campione. E se fa cose normali viene bocciato. Come società dobbiamo essere bravi a supportarlo".

"VICENDA ULTRAS? SCONFITTA SPADA DI DAMOCLE" - "Mercoledì c’è la Corte d’Appello federale per i biglietti agli ultras. «Alla fine dell’indagine della magistratura ordinaria e dopo la sentenza di primo grado della giustizia sportiva, è emerso che nessun dirigente della Juve era colluso con la ’ndrangheta. Era una spada di Damocle che siamo riusciti a sconfiggere. Ma manca una legge sul bagarinaggio".

"I FORTI GENERANO SEMPRE INVIDIA" - Dal doping a calciopoli ai biglietti, la Juve sempre al centro? «I forti generano sempre invidia. Si è galoppato sulla cultura dell’invidia così come non c’è la cultura della sconfitta".

"SU MILAN E INTER..." - Inter e Milan versione cinese? La competitività sportiva è sempre al massimo livello. Poi il calcio è un prodotto congiunto e con loro abbiamo instaurato un ottimo rapporto per valorizzarlo".

"FUTURO PIRLO E BUFFON ALLA JUVE? DECIDE PRESIDENTE" - Pirlo ha detto addio, Buffon potrebbe seguirlo. La Juve pensa a un ruolo per loro? Per me uno è campione quando saluta una società e lascia qualcosa in positivo, da cui imparare. Loro lo hanno fatto. Poi spetta al presidente decidere. Non c’è il rischio di una Juve ingrata con gli ex? No, questo no. Il calcio è fenomeno sportivo ma anche di business, servono competenze importanti. Siamo passati da associazioni sportive, date in gestione per riconoscenza anche ad ex giocatori, ad aziende. Poi ritengo che ogni società debba avere ex campioni che riescano a trasmettere un messaggio vincente. Noi abbiamo Pavel Nedved vicepresidente".

"I MIEI TRE COLPI" - "I tre colpi di Marotta? Casiraghi venduto alla Juventus di Boniperti: il segno del destino. Cassano portato alla Sampdoria dal Real Madrid: emozione pura perché si trattava di recuperare un talento. L’affare Pogba al Manchester United: la realizzazione professionale"