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TJ - GAMA: "Privilegiata a poter giocare nella Juventus: non tutte le realtà sono come noi. Il prossimo step deve essere infatti il professionismo"

05.06.2020 21:15 di Luca Cavallero   vedi letture
LIVE TJ - GAMA: "Privilegiata a poter giocare nella Juventus: non tutte le realtà sono come noi. Il prossimo step deve essere infatti il professionismo"
TuttoJuve.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Sara Gama, capitana della Juventus Women e della Nazionale Italiana Femminile, è stata ospite di Otto e Mezzo su La7.

TuttoJuve.com ha raccolto le sue parole in diretta.

Come ha vissuto il lockdown da sportiva?

"La prudenza non è mai troppa. Oggi possiamo uscire, ma continuiamo a mantenere la prudenza. Dobbiamo fare così per rispetto della vita e di chi non ce l'ha fatta. Lockdown? Impegnativo, a maggior ragione per noi sportivi: è stato difficoltoso stare in casa, non poter calcare l'erba e il campo da calcio. Non eravamo abituati. Ci siamo allenati a casa, ma comunque non mi posso lamentare perchè la salute e la famiglia vengono prima di tutto".

Come mai la Serie A maschile riparte e quella femminile è ancora in stand by?

"Sicuramente per ordine, perchè c'è una scala di priorità, la Serie A maschile porta grossi introiti. Il calcio maschile è un'industria e anche in quello c'è una scala di priorità. Di noi si sta discutendo adesso. Nello scorso Consiglio Federale si è deciso di mandarci avanti come i professionisti e verificare se ci sono le condizioni. Siamo in una posizione particolare: riprendere può essere un'opportunità. Noi ragazze siamo soddisfatte e pronte. Noi abbiamo richiesto un protocollo ad hoc e ci è stato concesso. E poi ci sono tutte situazioni di tutele contrattualistiche: c'è stata qualche difficoltà".

Quindi quando ripartirete?

"Non si possono fare previsioni. Bisogna vedere se ci sono le condizioni. Non spetta a noi calciatori deciderlo, ma indicare le condizioni sì. Forse questa ripresa potrebbe dare ancora più visibilità al nostro sport".

Cosa si aspetta adesso?

"Il professionismo. Perchè c'è bisogno di tutele. Prima si parlava di rinnovo di contratto, ma di fatto non si può parlare di quello. Non essere professioniste vuol dire non avere tutele assicurative o una pensione. Veniamo trattate da professioniste, è giusto ora fare lo step. Io mi sento privilegiata a giocare nella Juventus dove abbiamo tutto, ma la realtà sono molto diverse e vorrei che potessero essere tutte uguali a noi. Per noi questp è un lavoro ed è giusto che venga riconosciuto".