live

- ALLEGRI IN CONFERENZA: "Gara facile? E' sempre Juve-Milan. Vidal recuperato. Caceres in forte dubbio, domani deciderò modulo. Gufare Inzaghi? Penso ad essere 1° con la mia squadra"

06.02.2015 12:15 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
LIVE - ALLEGRI IN CONFERENZA: "Gara facile? E' sempre Juve-Milan. Vidal recuperato. Caceres in forte dubbio, domani deciderò modulo. Gufare Inzaghi? Penso ad essere 1° con la mia squadra"

Massimiliano Allegri si prepara a sfidare il suo passato. Alla vigilia della sfida contro il Milan, il tecnico della Juventus è a disposizione dei cronisti al Media Center di Vinovo. Tuttojuve.com vi propone la trascrizione integrale e in tempo reale della conferenza stampa:

Buongiorno. Volevo sapere quanto è difficolosa questa partita, considerando anche la cabala: avete beccato l'Inter a gennaio che sembrava una squadra allo sbando e poi vi ha messo molto in difficoltà. Adesso trovate il Milan che è quasi allo sbando. Tutto fa pensare ad una vostra facile affermazione. Dove sta l'inganno?
"Buongiorno a tutti. L'inganno.... innanzitutto è sempre Juventus-Milan. Poi per quanto riguarda la gara con l'Inter, abbiamo fatto anche una buona partita, diciamo che abbiamo fatto tutto per conto nostro, abbiamo fatto gol, ci siamo fatti gol per conto nostro. Quindi è stata una partita particolare, ben giocata. Domani affrontiamo una squadra che ha vinto l'ultima partita, ha trovato delle difficoltà nel mese di gennaio, però ha fatto un ottimo dicembre con delle belle prestazioni, battendo il Napoli, pareggiando a Roma. Quindi è sempre una partita complicata perchè alla fine - ripeto - è sempre Juventus-Milan. Oltretutto credo che Galliani abbia fatto un ottimo mercato, perchè ha portato al Milan quattro giocatori importanti, quattro nazionali, potenziali nazionali: Antonelli, Destro, Cerci e Paletta, quindi credo che il Milan sia una squadra destinata a poter lottare per un posto in Europa e domani è tutt'altro che una partita facile. Anche perchè in questo momento sento e leggo che la Juventus ha vinto il campionato. La Juventus non ha assolutamente vinto il campionato, per vincere il campionato ci vogliono 90 punti e quindi per arrivare a 90 punti mancano ancora tante vittorie. Il cammino è molto lungo, la Roma è ancora in lotta per il titolo e sarà la pretendente numero uno in lotta con noi, insieme al Napoli che può fare una grande rincorsa. Quindi è ancora tutto aperto, bisognerà affrontare con calma tutte le partite che ci aspettano, ma con la determinazione e con la consapevolezza che al momento non abbiamo fatto ancora niente. Quindi tutte queste sicurezze che la Juventus ha vinto il campionato al momento non ci sono, perchè la vittoria in campionato te la dà solo la matematica. Quindi prepareremo al meglio la partita con il Milan cercando di fare una grande partita sul piano dell'intensità e della tecnica soprattutto, per conseguire in risultato che è importante". 

Ti conosco bene le due società. Quando sei arrivato al Milan eravate a un livello nettamente superiore alla Juve, poi per due anni siete stati alla pari, poi il dislivello tra le due società è diventato notevolissimo a favore della Juventus. Come ti spieghi questo sbalzo di rendimento tra le due società, più che tra le due squadre?
"Credo che la vita sia fatta di cicli, i cicli finiscono e riniziano, quindi credo che in questo momento la Juventus sia molto più avanti del Milan, indipendentemente dalla partita di domani, però credo che il Milan abbia tutte le potenzialità per ritornare a essere la principale antagonista della Juventus nel campionato".

Visto che si legge e si scrive che la Juve ha già vinto lo Scudetto, cosa dici ai tuoi giocatori?
"Dico che mancano ancora un bel po' di punti per vincere lo Scudetto, perchè con 50 punti non vinci nè lo Scudetto nè ti garantisci la Champions League. Bisogna pensare che non è tutto facile, ma credo sia una questione matematica. Bisogna stare attenti, concentrati e continuare a lavorare. Poi quando la matematica ci dirà se abbiamo vinto lo Scudetto, quello sarà un altro discorso, ma fino a quel momento bisognerà pensare a fare punti, a essere concentrati, anche perchè tutte queste voci possono distogliere dall'obiettivo finale. Siccome obiettivi ne abbiamo da centrare, o perlomeno bisogna essere competitivi fino alla fine in campionato, in Champions e in Coppa Italia, quindi noi dobbiamo avere l'equilibrio, la forza e la consapevolezza che fino a questo momento non abbiamo fatto ancora niente. E quello che dobbiamo centrare è ancora lontano, perchè di solito gli obiettivi ci sono a fine stagione".

Domani c'è una situazione complicata sulla destra, con Lichtsteiner squalificato. Caceres ha qualche possibilità di recupero? Se non dovesse farcela, ci sono delle altre soluzioni? Tempo va disse che Padoin non è adatto a fare il terzino destro, pur essendo destro. E' migliorato o è costretto a giocare a tre anche domani?
"Dunque, Caceres è in forte dubbio. Per quanto riguarda la formazione,  deciderò domani mattina se giocare con un sistema o con l'altro sistema. Problematiche a destra non ce ne sono perchè manca Lichtsteiner, difficilmente ci sarà Caceres e ci giocherà un altro, che sia Padoin, che sia Pepe, che sia un altro, un altro ce lo mettiamo. La squadra non deve subire sicuramente delle problematiche se manca un giocatore o ne manca un altro. L'importante è avere lo spirito giusto, poi Padoin è un ragazzo che quando viene messo in campo garantisce sempre una prestazione di alto livello, quindi dovrò vedere se verrà recuperato. Anche da queste situazioni poi valuterò domani mattina il modulo o diciamo i giocatori che vanno in campo, più che il modulo. Vidal intanto è recuperato, quindi è una bella notizia. Poi gli altri, al momento, ad ora, stanno tutti bene, a meno che non ci sia qualche influenza in giro. Ma credo che stiano tutti bene".

Ha detto che la Juventus non a vinto ancora nulla. Ma ha dovuto dirlo ai giocatori o li ha trovati preparati in questo senso?
"I giocatori non ho dovuto dire assolutamente niente, perchè mi sembra sia una cosa molto oggettiva che la Juventus non ha ancora vinto uno Scudetto. Ci sono ancora tante partite, ci sono 17 partite, 51 punti a disposizione: la Roma può fare 51 e 43,  94, quindi potenzialmente al momento la quota Scudetto è 94 punti. Non dobbiamo pensare che sia vinto lo Scudetto, ma credo sia una cosa normale e oggettiva, ripeto".

Quando era al Milan ha avuto modo di conoscere e valutare l'Inzaghi delle squadre giovanili. Crede fosse la persona giusta per guidare questo ciclo di questo nuovo Milan?
"Io non sono in grado di giudicare e di dire. Se il presidente Berlusconi e Galliani hanno scelto Inzaghi, lo ritenevano e lo ritengono in grado di fare l'allenatore. E credo che abbia le qualità per fare l'allenatore. Poi nell'arco di una stagione, di una carriera, ci sono momenti difficili. Ma credo che Inzaghi abbia tutte le caratteristiche per fare".

Da qui a un mese giocherete circa 8 partite, tra cui quella di Champions e quella di Coppa Italia. La sua scelta primaria rimanere partita per partita oppure visto il distacco che c'è dalla Roma, che adesso non gioca abbastanza fluida, cercherà di risparmiare qualche giocatore per affrontare la Champions nel modo migliore?
"Le priorità sono... ora domani è il Milan, poi ci sarà Cesena, poi l'Atalanta, poi il Borussia, poi avremo la Roma, quindi la priorità è sempre la partita che si gioca il giorno dopo, quella più vicina. Noi dobbiamo lavorare per questo, abbiamo una rosa importante che mi permette e mi garantisce di mandare sempre in campo la formazione migliore per quella partita. Siamo abituati a giocare una partita ogni tre giorni, anzi quando giochiamo una volta alla settimana siamo disabituati a questo e quindi diventa anche tutto più difficile".

Tra i giocatori arrivati nel mercato c'è Alessandro Matri, che lei conosce molto bene. Potrebbe minare le possibilità di Llorente da qui alla fine del campionato, visto che comunque è uan vera alternativa dello spagnolo, che non è in un buon momento di forma. Potrebbe avere la meglio adesso?
"La Juventus ha fatto un ottimo mercato perchè ha portato dentro di nuovo Matri, che tra l'altro nel girone d'andata, a Genova, ha fatto 7 gol, saltando qualche partita. Credo sia un numero importante, ma d'altra parte lui i gol li ha sempre fatti. L'anno scorso è stata un'annata particolare per lui. Alla fine la Juventus deve avere cinque giocatori importanti. Era partito Giovinco che era un giocatore importante e nel reparto d'attacco bisognava averne cinque altrettanto importanti. Quindi è partito Giovinco ed è rientrato Matri. E' arrivato Sturaro che è un giovane molto bravo, che ha qualità importanti e può diventare un giocatore importante nel futuro per la Juventus, nell'immediato e nel futuro. Si deve ambientare, deve conoscere l'ambiente e soprattutto deve conoscere i compagni di squadra, un sistema di gioco completamente diverso da come era abituato a Genova. E' un ragazzo molto equilibrato, sembra più vecchio degli anni che ha, per la testa che ha. E poi De Ceglie che è stato tanti anni alla Juventus, è andato via quest'anno. Un giocatore che è andato a rimpiazzare Asamoah, visto che il recupero di Asamoah è ancora abbastanza lungo, quindi abbiamo ricomposto la linea di due terzini sinistri, Evra e De Ceglie, con Padoin che può giocare dappertutto. E avere un giocatore come Padoin all'interno di una rosa è molto importante".

Tutti sanno che i rapporti tra te e Inzaghi non sono mai stati brillanti. Si diceva anche a Milano lui cercò di segarti la panchina. In questo casi, un pochino, si gufa contro il collega antipatico? Ti dispiace che il Milan vada male?
"Io penso alla Juventus, io penso a cercare di stare primo con la Juventus, poi che arrivi seconda la Roma o il Milan o la Fiorentina o il Napoli o un'altra, non mi interessa, l'importante che la Juventus sia davanti agli altri. Il resto sono cose del passato, nella vita succedono tante cose quindi non sto a pensare a quello che mi è successo nel passato, ma cerco sempre di guardare avanti perchè è una mia filosofia di vita ed è giusto che sia così". 

Quanta fatica faresti a lasciare fuori uno dei tuoi 4 centrocampisti in una partita come quella contro il Milan?
"Fatica non ne faccio, perchè do la formazione, ma non sono 4, sono 5, perchè Pereyra sta facendo un grande campionato, a dimostrazione che è stato un ottimo acquisto. Ha fatto anche un paio di gol in Coppa Italia e in Coppa Italia e credo che sia un dato importante nella crescita di questo ragazzo. Non scordiamoci che Pereyra ha 23 anni, quindi è un acquisto giovane, così come Sturaro, e questo dimostra che la società con tutti i giocatori che ha in giro per l'Italia, giovane e di valore, ha lavorato bene. Domani però la partita è lunga, c'è chi scenderà in campo, poi ci saranno i cambi che diventano sempre fondamentali. Domenica Morata è entrato a mezz'ora dalla fine dopo un lavoro importante che aveva fatto Llorente per 60 minuti, perchè Llorente domenica aveva fatto una buona partita; Morata con caratteristiche diverse, in quel momento lì, sicuramente ha creato più difficoltà all'Udinese. Così domani, chi verrà in panchina, dovrà essere pronto a dare una mano ai compagni, soprattutto a determinare nella partita".

Io ho una curiosità su Sturaro, visto che se ne parlava prima. Con Gasperini ha dimostrato grande duttilità, ha fatto anche l'esterno. Nel suo sistema di gioco qual è la posizione ideale di Sturaro?
"Io credo che lui sia un interno di metà campo, una mezz'ala, un mediano destro, può giocare anche davanti alla difesa, ma è un giocatore intelligente tatticamente, duttile, in questo momento credo siano i due ruoli che può ricoprire meglio. In certe partite, viste le caratteristiche, può fare anche il terzino".

Lei ha vissuto stagioni altalenanti al Milan, ma mai come adesso il Borussia Dortmund. Quanto sarà difficile affrontarli sapendo che se la passano male, ma hanno un'alta velocità in Europa? 
"Per quanto riguarda il Borussia, credo sia presto per parlare in questo momento di quella partita. Anche perchè il Borussia in campionato sta andando male, ma in Champions ha fatto un girone strepitoso. Poi le partite di Champions sono diverse da quelle di campionato. In questo momento noi dobbiamo pensare alle partite che precedono quella sfida, poi il 23, ci prepareremo per il giorno dopo per giocare questa sfida importante di Champions, con l'obiettivo di dover andare avanti".

Ha scelto chi fare giocare in attacco davanti a Tevez? Morata o Llorente? Quali sono i motivi che la spingeranno verso una scelta o l'altra?
"Chi ho scelto per giocare accanto a Tevez non lo so, devo ancora decidere perchè fino a domani mattina, finchè non decido come giocare... dalla scelta degli altri 8 giocatori metterò quello accanto a Tevez". 

Questo Milan vale i punti che ha in classifica?
"Io credo che il Milan abbia la possibilità e le qualità per centrare un posto in Europa e per fare una grande rincorsa, perchè non è che in un mese il Milan ha perso le qualità che aveva fino a dicembre. A dicembre parlavano di terzo posto e quindi in un mese o in 20 giorni credo non abbiano perso quelle qualità. Il Milan alla fine lo ritroveremo in Europa e abbia tutte le caratteristiche e le qualità per farlo".

L'anno scorso quando tu sei arrivato alla Juve c'è stata un po' di maretta, di contestazione, non eri stato accolto benissimo dai tifosi. Pensi di averli conquistati?
"Quando sono arrivato era normale che ci fosse un po' di contestazione perchè come abbiamo detto tante volte era andato via un allenatore che in tre anni insieme alla società e ai giocatori aveva vinto tre Scudetti, quindi è stato uno choc per tutti i tifosi. Poi è arrivato un allenatore della squadra antagonista per i due anni precedenti, ma poteva essere normale. Ma il mio obiettivo era ben chiaro, lo sto portando avanti, sperando di arrivare in fondo portare a casa qualche trofeo, dal campionato alla Coppa Italia. (pausa..., ndr).... e alla Champions. Il clima è cambiato perchè nelle cose il tempo aggiusta tutto, come nella vita. Poi nel calcio la cosa che conta fondamentalmente sono i risultati, perchè le chiacchiere le porta via il vento, da noi si dice 'le biciclette i livornesi', quindi quello che conta è che nel calcio devi fare risultati e dopo alla fine quello è che conta alla Juventus. Alla Juventus credo siano passati grandissimi allenatori, grandissimi dirigenti, ma la società è quella che è rimasta, quella che conta, quella che porta avanti, è la colonna portante e la forza di tutti i risultati che avvengono sul campo".(redazione Tuttojuve.com)

 

RIPRODUZIONE CONSENTITA SOLO PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE WWW.TUTTOJUVE.COM