LA JUVE FA IL SUO, MA IL DIFETTO RIMANE
La Juventus prova a prendersi un difficile primo posto, deve vincere ma anche sperare in miracoli altrui, non semplice.
Allegri cambia molto: Perin in porta, De Winter, Rugani e Bonucci in una difesa a tre, Alex Sandro esterno da una parte Bentancur, Arthur e Rabiot centrali, Dybala e Kean punte con Bernardeschi esterno dalla parte opposta.
La formazione in maglia nera spinge da subito e Kean fa prima le prove generali e poi segna di testa in anticipo sfruttando un bellissimo assist di Bernardeschi.
La Juventus dopo il gol si ferma un po’ e Perin deve salvare in uscita bassa.
Nel finale due occasioni Juve con Bernardeschi in ritardo su lancio di Morata e Arthur che spara a lato da buona posizione.Juve meritatamente avanti ma un po’ spenta dopo il vantaggio.
Dybala resta negli spogliatoi ed entra Morata per una coppia inedita con Kean. Si prova la strada del raddoppio, ma Morata e Rabiot non sono precisi.
Ritmo troppo basso per la Juventus che non riesce a raddoppiare con Kean che sbaglia un gol abbastanza semplice dopo un tiro di Bernardeschi.
Il Malmoe alza il ritmo nel finale e ci prova. Nella ripresa spazio a De Sciglio e nel finale a Cuadrado per Bernardeschi. A nove dalla fine fine ancora occasione per Kean ma Diawara fa il miracolo. Spazio nel finale anche per Da Graca e Miretti.
Nel finale i torinesi ci provano con poca convinzione e non riescono a raddoppiare. La Juventus fa il suo, ma non basta. Partita non eccezionale, ancora una volta troppi gol sbagliati. Dopo la fine della gara arriva il gol clamoroso dello Zenit che regala il primo posto alla Juve, un regalo che la formazione di Allegri si è meritata solo in parte.
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