L'imperativo categorico

Non bisogna scomodare Kant, sì lui il filosofo, per ritornare al concetto di imperativo categorico. Declinato alla piemontese, per la Madama bianconera ha un solo significato: vendere, vendere e ancora vedere. Le strade del mercato sono infinite, come si è potuto vedere in occasione della cessione di Giaccherini, un avvenimento inaspettato, un affare concluso nell’arco di pochi giorni per il dispiacere umano di tutti e la felicità professionale delle parti in causa, la stessa che i dirigenti bianconeri vorrebbero provare ancora nelle prossime settimane. Ci sono giocatori che non rientrano più nei piani per la stagione ormai ufficialmente iniziata. Matri, Quagliarella, De Ceglie non trascurando gli “esodati" Melo, Martinez, Motta e Ziegler. Se per questi quattro, comunque vada, il futuro è lontano da Torino anche in caso di mancata cessione, la situazione è leggermente diversa per i primi tre giocatori menzionati che, in caso di permanenza a Torino, proveranno a conquistare un posto al sole. E’ difficile, molto, che questo possa accadere, perché le offerte per loro non mancano e sono vagliate in questo momento dalla dirigenza e dagli stessi calciatori consapevoli che per loro a Torino ci potrebbe essere poco spazio, mentre altrove, oltre a guadagnare di più.
ci sarebbe una maglia da titolare ad aspettare. Vendere non è sinonimo di svendere, anzi, ne è il contrario. Quindi, calcolati gli ammortamenti, ciò significa vendere Matri per una cifra pari ai 10 milioni, Quagliarella e Melo ai 5, Motta per più di un milione. Il tutto per evitare minusvalenze, mentre per Ziegler e De Ceglie ogni incasso rappresenterebbe una plusvalenza benefica per i conti. A questo elenco, va aggiunto Mauricio Isla, dato a un passo dall’Inter, ma con la Juventus che non può scendere sotto quota 7 milioni. Insomma, vendere è davvero un imperativo categorico. Vendere per fare spazio sia fisico che economico, concentrarsi nelle cessioni nelle prossime settimane per poi alzare la testa e vedere quanto si ha in cassa e tentare l’assalto all’ultimo colpo di mercato.