FELIPE MELO: "ORA SONO UN IDOLO, LA JUVE E'UN CLUB VINCENTE, SI SENTE IL PESO DELLA MAGLIA"

24.12.2010 14:30 di  Davide Terruzzi   vedi letture
FELIPE MELO: "ORA SONO UN IDOLO, LA JUVE E'UN CLUB VINCENTE, SI SENTE IL PESO DELLA MAGLIA"
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© foto di Alberto Fornasari

Felipe Melo è stato nel bene e nel male il simbolo della Juventus nel 2010. Contestato, escluso dalla formazione titolare nella prima fase dell'anno, grazie a se stesso, ai compagni e a mister Del Neri, ha poi dimostrato da agosto in poi di essere uno dei centrocampisti più forti del campionato. Ritornato in Brasile, nella sua casa di Paraty, a metà strada tra Rio e San: "Avevo pensato al ritiro, ma in due mesi sono riuscito a diventare un idolo dei tifosi bianconeri. E' stato un 2010 positivo sotto tutti gli aspetti, perché dalle sconfitte e dai momenti difficili si impara molto. E' il calcio, non ci perdo il sonno. Ci penso, ci ripenso anche, se ne parla. Ma è sempre un gioco Ai Mondiali ero elogiato inizialmente, poi più che i giornalisti, sono stati certi ex giocatori a mettermi contro i brasiliani, con giudizi da falsi moralisti. Così ho pensato alla parte più sudicia del mondo del calcio ed ho pensato anche di smettere. Perchè la gente pensa che esista solo il calciatore Felipe Melo, invece dietro c'é una persona e c'é la sua famiglia. Ci si può chiedere, quindi, perché continuare con tutto questo? In fondo ho una vita stabile, i soldi non mi mancano, sono un professionista da quando avevo 16 anni ed ero al Flamengo. Un essere umano non merita di essere trattato in quel modo, non lo merita la sua famiglia.

Poi, per fortuna, la maggior parte delle persone mi ha espresso appoggio". E, nonostante una prima stagione in bianconero da dimenticare, la Juventus ha rappresentato per Melo un grosso stimolo: "Ho accettato una grande sfida e sono tornato. Perché questo è un club vincente, dove si sente il peso della maglia che si indossa. E poi i tifosi mi vogliono molto bene. Dopo un inizio difficile, oggi per loro sono un idolo". Con 5 punti di distacco dalla capolista Milan, poi, si può anche pensare in grande, anche se Felipe Melo frena: "Non parlo di scudetto, preferisco pensare partita per partita. Dobbiamo giocarle tutte come se fossero tutte finali". Ora non resta che rimettere a posto le cose anche in Brasile e al Mondiale in casa del 2014. "Oggi, non mi ci vedo", ammette Melo. "Ma quello è il mio obiettivo. E farò di tutto per laurearmi campione del mondo con il Brasile nel 2014"
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