FALLIMENTO ITALIA, BRAVI QUELLI DEL 2006...

15.11.2017 00:05 di Massimo Pavan Twitter:    vedi letture
FALLIMENTO ITALIA, BRAVI QUELLI DEL 2006...
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© foto di DANIELE MASCOLO/PHOTOVIEWS

Qualcuno lo pensa, qualcun altro, quelli con coraggio lo dicono. Il fallimento dell'Italia calcistica ha un'origine e come tutte le cose c'è un principio. Lo abbiamo individuato in un momento preciso, un anno preciso, un fatto preciso, il 2006.

In quell'anno l'Italia vinceva il mondiale e con quella vittoria pensava probabilmente di essere immortale, più forte di tutto e di tutti e con le la federazione che decideva di mandare in serie B, la formazione campione del mondo, basta ricordare quanti giocatori c'erano della Juve in quella squadra e la società italiana meglior organizzata che poi i fatti reali ed i processi hanno evidenziato non truccare nulla. 

Dal 2006 l'Italia ha vacillato, del resto se abatti la società più forte togliendole i calciatori migliori, cosa ti aspetti? Cannavaro, Zambrotta ed altri calciatori stranieri andarono all'estero, la Juventus non ebbe più le risorse, fino all'avvento ed al progetto di Andrea Agnelli di crescere e soprattutto il calcio italiano ne risentì.

Nessuno lo ammetterà mai, ma da quel momento è iniziata la disfatta, che si è poi conclusa lunedì con la deludente prestazione con la Svezia e la mancata partecipazione ai mondiali. Chi ha ballato sul cadavere della Juventus, mentre si vincevano i mondiali, non dandole il merito di aver riportato in vita Cannavaro, di aver creato quello Zambrotta, di aver creato la base di quella squadra, oggi piange, ma tutto è frutto di quelle decisioni di pancia autodistruttive. 

Se tagli un ramo a metà cosa ti aspetti? Può rinascere o può morire, in questo caso la Juve è rinata, pure più forte, l'Italia a vedere gli ultimi risultati è morta, ma che dire, qualcuno se l'è voluta...

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