Michele Pazienza: "Sarà difficile sostituire Gigi nello spogliatoio. Più Donnarumma che Szczesny. Giovani non pronti per prendere posto BBC"
La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex centrocampista bianconero, Michele Pazienza, per parlare di Juventus e non solo:
Buongiorno Michele, come si può cercare di porre rimedio alla sconfitta di Cardiff?
"Sicuramente è stato un colpo duro, alcuni strascichi si stanno vedendo anche nelle dichiarazioni di alcuni calciatori. Sicuramente non sarà facile ma con la conferma dell'allenatore che è stato l'artefice di questo percorso e con l'innesto di nuove figure all'interno dello spogliatoio che siano di spessore, secondo me la Juve può riprendere il cammino già intrapreso da diversi anni. Dani Alves è un esempio in tal senso, è stato un acquisto di spessore che ha dato la possibilità ai bianconeri di poter disputare la finale di Champions. N'Zonzi? Per le caratteristiche dipenderà tutto da quel che vorrà l'allenatore durante la fase di mercato".
A centrocampo la Juve ha bisogno di giocatori come Modric e Kroos come suggerito da Zambrotta?
"Sicuramente sì, la finale di Cardiff ha messo in evidenza la qualità del Madrid che è risaltata di più rispetto a quello della Juve, anche se c'è da ricordare che Khedira non era in una delle sue migliori partite poichè veniva da un infortunio. E' un giocatore, il tedesco, in grado di dare stabilità al centrocampo. Aggiungere uno di questi giocatori di qualità come Modric e Kroos significa migliorare sensibilmente il centrocampo negli schemi di Allegri".
Qualche critica sta arrivando per la scelta dei bianconeri di affidarsi a Douglas Costa, obiettivo di mercato molto ambito, che quest'anno ha spesso fatto panchina con Ancelotti al Bayern. Farebbe fare il salto di qualità?
"Io non farei dei paragoni in base a quella che è stata la stagione in corso, perchè ci sono tantissimi casi di calciatori che non avevano fatto sfracelli e poi cambiando maglia hanno vinto tutto. Un caso che voglio citare è quello di Cambiasso, che passò dal Real all'Inter. Questo tipo di valutazione deve essere fatta in maniera più ponderante, altrimenti si rischia di far confusione. Perchè magari Douglas Costa che non si trovava negli schemi di Ancelotti può invece trovarsi bene in quelli di Allegri".
Per il dopo Buffon meglio un calciatore già esperto come Szczesny oppure uno di prospettiva come Donnarumma?
"Nei prossimi anni la Juve sarà molto difficile poter sostituire Buffon - il più forte al mondo degli ultimi anni - per il suo grandissimo spessore all'interno dello spogliatoio. Sicuramente la società dovrà muoversi per comprare un suo erede, in quel ruolo non è facile dare un giudizio perchè Donnarumma è un portiere giovane molto valido, è uno dei più forti e più promettenti, sarebbe un grandissimo investimento. La scelta che dovrà ricadere tra due anni, perchè Gigi giocherà sicuramente anche l'anno prossimo, dovrà essere fatta su un calciatore di spessore, perchè se vai a prendere il numero uno del Milan sicuramente dovrai poi comprare qualcun altro che nello spogliatoio possa farsi valere al posto di Buffon".
Per la Juve potrebbe esserci il riscatto già l'anno prossimo a Kiev, uno dei punti cardine di questa grande compattezza è stata la portentosa difesa. Secondo te i giovani come Rugani ed eventualmente Caldara potranno sostituire o dar manforte alla BBC che inizia ad invecchiarsi?
"Penso assolutamente di no, perchè Barzagli, Bonucci e Chiellini hanno fatto anni strepitosi e insieme a Buffon sono stati uno dei punti forti della Juventus. Togliere uno di loro significherebbe che la Juventus non può affidarsi ai giovani che ha attualmente in rosa, penso che si dovrà intervenire cercando giocatori d'esperienza sulla falsariga dello scorso anno quando a Torino arrivarono Benatia e Dani Alves. Il giocatore giovane come Rugani ha bisogno di sentire l'aria che si respira solo nelle grandi squadre, solo così si può crescere. Negli ultimi anni la Juve ha dimostrato grande attenzione agli acquisti".
Si ringrazia Michele Pazienza per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.