ESCLUSIVA TJ - Massimo De Santis: "Le intercettazioni dell'Inter? Era chiaro che ci fosse qualcosa di anomalo. Altre squadre stranamente non punite"

27.09.2012 13:00 di  Gaetano Mocciaro  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Massimo De Santis: "Le intercettazioni dell'Inter? Era chiaro che ci fosse qualcosa di anomalo. Altre squadre stranamente non punite"
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© foto di Federico De Luca

Massimo De Santis commenta le dichiarazioni dell'investigatore privato Emanuele Cipriani che parla di come nel 2002 e nel 2003 l'Inter avesse commissionato indagini illegali su di lui, oltre che su Moggi, Giraudo, la GEA e il presidente della Reggina Foti. In esclusiva per TuttoJuve.

Massimo De Santis, l’investigatore Cipriani ha dichiarato sotto giuramento che l’Inter nel 2002 e nel 2003 aveva commissionato indagini illegali su Moggi, Giraudo, la GEA, Foti e Lei.

“L’unico commento che posso fare è che queste dichiarazioni confermano che le indagini dell’Inter erano né più né meno le indagini di Calciopoli. Per cui ecco il discorso che ho sempre fatto sia io che il mio avvocato  Gallinelli che la genesi è quella e nessuno si  mai soffermato a pensare perché siamo noi gli unicio intercettati e non altri soggetti. Poi sono entrate in ballo altre società. Il cardine eravamo io, Moggi, Giraudo e la GEA”.

Perché si è deciso di colpire solo voi?

“Parlo per me e dico che sicuramente c’erano  invidie interne. C’era Nucini che andava a vendere notizie false e tendenziose a una società che non riusciva a vincere e doveva giustificarsi in qualche modo”.

Insomma, lo scenario non sembra del tutto chiaro

“Io ho una causa in corso contro l’Inter e mi pare chiaro che ci sia un qualcosa di anomalo in quello che è accaduto, ma è chiarissimo che le indagini su di me siano state fatte per conto dell’Inter, commissionate direttamente da Moratti e dell’Inter. Ribadisco: è anomalo a fronte di altre intercettazioni che gli inquirenti non estendessero le indagini a tutto il resto, agli altri soggetti e alle altre società. D’altra parte l’obiettivo erano Moggi, De Santis e la GEA a e tutti i passaggi ripercorsi dalle analisi dei dossier Telecom Pirelli riconducono a questo filo conduttore. È palese che tutto sia nato dall’Inter e si fa di tutto per chiudere gli occhi e non voler capire ciò, perché è evidente”.

Perché l’Inter si è accanita su di Lei?

“Il problema è questo: io sono condannato per nessuna partita della Juve, cosa anomala. E comunque tutte le intercettazioni in cui l’Inter ne usciva colpevole, così come altre società non sono state trattate dagli inquirenti. Ci fosse stato un processo sportivo adeguato, se la procura di Napoli avesse aperto a tutti le intercettazioni avremmo oggi uno scenario completamente diverso, la storia è stata stravolta totalmente. Su i me è stato cucito un vestito addosso che non era il mio. Tutto andava contro, guarda caso: leggiamo la sentenzia della Casoria e si vede che io non ci sono mai in telefonate dirette, mai. Un po’ singolare come cosa. Non c’è stata una giustizia equa, è stata fatta una cosa di gravità abnorme”.

Inutile dire che non è sorpreso dalle affermazioni di Cipriani

“Ma no, sono cose scoperte nel 2006 all’indomani di Calciopoli e l’unica novità è la GEA, anche se qualcosa era già uscito. La cosa anomala è che a fronte di queste carte la FIGC non ebbe a proseguire un procedimento”.