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Il docufilm su Scirea, parla Nowomiejski (JuvePoland): "Così raccontiamo la sua vera storia" [VIDEO]

12.11.2019 19:30 di Mirko Di Natale Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Il docufilm su Scirea, parla Nowomiejski (JuvePoland): "Così raccontiamo la sua vera storia" [VIDEO]
© foto di JuvePoland

Sono passati 30 anni e qualche mese, ma nella memoria di chi ha vissuto quel giorno è come se fosse successo ieri. Perchè Gaetano Scirea non è stato soltanto uno dei tanti giocatori che ha vestito la maglia della Juventus. No. E' sempre stato uno di noi. Tra le tantissime testimonianze a lui dedicate, il sito dei tifosi juventini in Polonia ha realizzato un docufilm visibile gratuitamente su YouTube - con sottotitoli in italiano - in cui raccontano la storia e gli aneddoti fino ad ora sconosciuti insieme a Mariella Scirea, Giorgio Chiellini, il fotografo Salvatore Giglio e l'unico sopravvissuto di quel tragico incidente, Andrzej Zdebski. La nostra redazione ha contattato, in esclusiva, uno degli admin di Juvepoland.com, Marcin Nowomiejski:

Ci puoi raccontare come nasce l'idea del docufilm?

Come tifosi della Juventus in Polonia, siamo molto legati alla sua storia. Innanzitutto perché ha giocato nella stessa squadra con Zibi Boniek, ma anche per il motivo della sua morte avvenuta tragicamente nel nostro paese. Ovviamente, avremmo desiderato che la parte 'polacca' della sua storia fosse stata completamente diversa. Ci sentiamo obbligati a ricordare il suo grande personaggio qui, volevamo onorare la sua memoria proprio nel trentesimo anniversario dalla sua tragica morte. I lavori legati alla produzione del film sono durati in totale quasi un anno e si sono conclusi non soltanto grazie alla nostra determinazione, ma grazie al supporto della Juventus e dello studio creativo torinese Robin Studio che ci ha dato una mano per fare le riprese in Italia".

Senza svelare nulla del docufilm, che cosa possiamo dire del "dietro le quinte"? 

"Da una decina di anni curiamo il posto in cui perse la vita e dove oggi si trova una croce simbolica. Conoscevamo, così come altri tifosi della Juve, la sua storia per come era raccontata su internet; ma tutto questo è cambiato nel gennaio 2017 quando sul nostro forum si è iscritto l'uomo che si è dichiarato come unico sopravvissuto di quella immane tragedia. Ci ha confermato in maniera molto veloce la sua identità e questo particolare ci ha particolarmente colpito, perché finalmente avevamo un contatto con l'ultima persona che aveva parlato con Gaetano. Conseguentemente, Andrzej conosceva la storia precisa di quello che successe tanti anni fa (in quel momento erano passati 28 anni) e chiaramente era differente da quella pubblicata su altri siti. L’uomo si è presentato come Andrzej Zdebski e ci ha raccontato del suo ultimo sogno: visitare la tomba di Gaetano Scirea a Morsasco e vedere una partita della Juventus nel suo stadio".

Una vera sorpresa.

"Sì, abbiamo deciso di realizzare quel desiderio e in cambio gli abbiamo chiesto una intervista in esclusiva. E’ stata l’idea iniziale per il docufilm. Poco tempo dopo abbiamo non solo realizzato il suo sogno, ma siamo riusciti anche ad organizzare un incontro con Mariella Scirea che non vedeva Zdebski dal 1989. L'incontro è stato un altro passo in avanti verso il nostro film, la stessa Mariella aveva espresso la volontà di farne parte. E qualche mese dopo ci ha raccontato la storia di Gaetano dalla sua prospettiva. Poco tempo dopo anche la Juventus si è interessata dell’iniziativa del film e la società ci ha dichiarato il suo supporto, aiutandoci tra l’altro di organizzare un’intervista con Giorgio Chiellini e con Salvatore Giglio -  l'allora fotografo dei bianconeri - che conosceva personalmente Scirea e con cui collaboriamo da qualche anno". 

Quali sono le aspettative riposte per il bellissimo racconto che avete realizzato su Gaetano Scirea? 

"Il nostro primo obiettivo è quello di ricordare in maniera migliore il personaggio di Gaetano Scirea. Inoltre, conoscendo già la versione precisa di quello che è successo nel settembre 1989, desideriamo che la vera storia arrivi a tutti tifosi della Juventus. Il film si intitola 'Per non dimenticare', che è stata una delle frasi dette da Salvatore Giglio durante la produzione e ci ha colpiti davvero tanto. Quando abbiamo analizzato quanto girato, sapevamo che si poteva fare qualcosa di più oltre il classico film documentario. La nostra volontà è quella di trasmettere un messaggio positivo, con dei valori molto importanti al di là delle simpatie verso le altre squadre. Gaetano non era solo un giocatore di calcio, era un uomo che trasmetteva valori positivi verso tutti i tifosi. Speriamo che il film sia una spinta per farli riflettere, specialmente perché oggi giorno tutti viviamo in maniera veloce e superficiale spesso dimenticando di quello che davvero conta".

Ritornerete ancora in Italia? 

"Torniamo spesso in Italia, negli ultimi cinque anni abbiamo approfittato del fatto che uno dei nostri redattori vivesse a Torino e perciò avevamo una sorta di nostro ambasciatore nel belpaese (sorride ndr). Nonostante viviamo in Polonia, veniamo molto volentieri a Torino. Ogni tanto ci basta una scusa qualsiasi per andarci". 

Ci hai ben parlato dell'aiuto offerto dalla Juventus per la realizzazione del docufilm. Come mai avete deciso di coinvolgere l'attuale capitano della Juventus, Giorgio Chiellini?

"Volendo raccontare la storia di Gaetano Scirea da differenti punti di vista, abbiamo chiesto alla Juventus di darci una mano per organizzare un incontro con Giorgio Chiellini. Sapevamo quanto per Giorgio fosse importante la figura di Gaetano, nonostante non si siano purtroppo conosciuti. Chiellini ha scritto e pubblicato un libro in cui racconta l’importanza dei valori umani di Scirea. Eravamo convinti che il capitano della Juve potesse estendere ancor di più la storia, raccontandola come persona moderna molto stimata dai milioni di tifosi della Juventus nel mondo. Ha partecipato molto volentieri a questa iniziativa".

La Juventus è la squadra più tifata d'Italia e raccoglie consensi anche fuori dal belpaese. Come è il suo tifo in Polonia e come nasce JuvePoland? 

"Il gruppo di JuvePoland, che unisce i tifosi bianconeri in Polonia, è nato nel 1997 e sin da subito il nostro obiettivo era quello di espandere i valori della Juventus promuovendo il suo brand nel nostro paese in modo da poter trasmettere tutte le notizie che la riguardano. Sono registrati oltre 20 mila tifosi, qui abbiamo creato uno spazio per le discussioni dato che abbiamo anche un forum. La nostra passione è condivisa anche sui vari social network come Facebook, Instagram, Twitter o YouTube. Anche se non abbiamo la possibilità di seguire tutte le partite direttamente allo Stadium, noi viviamo queste emozioni a distanza in maniera particolarmente forte. Siamo con voi tutte le settimane e tutte le giornate quando si giocano le partite. Il nostro tifo non si limita solo al seguire tutte le settimane che cosa fa la Juve. Fino ad ora, oltre la chiacchierata con Giorgio Chiellini, abbiamo realizzato interviste video con Pavel Nedved ed Alessandro Del Piero. Inoltre, abbiamo tradotto e pubblicato in Polonia ben otto libri italiani legati alla Juve come le autobiografie di Gigi Buffon, Andrea Pirlo e il già citato Alex Del Piero. Siamo molto contenti del fatto che in Polonia sempre più persone seguano la Serie A. E’ vero che è il grosso del merito è dei polacchi che attualmente giocano come Szczesny, Piatek, Milik, Zielinski e tutti gli altri. A renderci più felici è che, tra i nostri connazionali appassionati di calcio italiano la maggior parte tifa Juventus e noi speriamo di aiutarli tutti i giorni". 

Si ringrazia Marcin Nowomiejski di JuvePoland per la realizzazione di questa intervista.

© foto di JuvePoland
© foto di JuvePoland
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